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Beppe Grillo condannato in Cassazione: diffamò il Sindaco di Asti

Il capo politico del Movimento 5 Stelle è stato condannato in via definitiva al pagamento di 25mila euro come risarcimento per aver diffamato il primo cittadino di Asti nel corso di uno spettacolo del 2003.
A cura di Redazione
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La Corte di Cassazione ha confermato la condanna per diffamazione nei confronti dell'ex parlamentare di Forza Italia, nonché Sindaco di Asti, inflitta a Beppe Grillo dalla Corte di Appello di Torino nel gennaio del 2012. Il capo politico del Movimento 5 Stelle dovrà così versare a Giorgio Galvagno una cifra di 25mila euro, per averlo diffamato nel corso di uno spettacolo al Teatro Alfieri di Asti nel 2003. Secondo la Suprema Corte, infatti, "non può essere riconosciuta la discriminante della satira nei casi di attribuzione di condotte illecite o moralmente disonorevoli, di accostamenti volgari o ripugnanti, di deformazione dell'immagine in modo da suscitare disprezzo della persona e ludibrio della sua immagine pubblica".

Beppe Grillo aveva denunciato che l'allora Sindaco di Asti aveva ricevuto denaro dallo smaltimenti illegittimo di rifiuti tossici: la Corte ha accertato che ciò non aveva alcun riferimento oggettivo, dal momento che l'ex parlamentare era sì coinvolto in una inchiesta giudiziaria, ma erano gli altri coimputati ad aver effettivamente preso tangenti, non lui in prima persona.

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