Beppe Grillo come ‘merda d’artista’: il finto manifesto pubblicitario a Torino
Una scatoletta dorata dalla quale spunta la testa di Beppe Grillo, e sulla quale si legge "merda d'artista", è apparsa nella notte tra il 13 e il 14 dicembre a Torino in tre diversi punti della città: davanti all'istituto Avogadro, in via Reggio 8 e in corso San Maurizio 40. La notizia, insieme alla fato, è stata riportata da ‘la Stampa'.
"Andrea Villa – scrive il quotidiano – colpisce ancora. Una nuova opera del Banksy torinese. Questa volta l'artista che è solito utilizzare riferimenti a opere d'arte del passato e del presente per creare campagne pubblicitarie con cui ironizza su personaggi politici, prende di mira Beppe Grillo". In questo caso per il fondatore e garante del M5s, l'artista utilizza una citazione della celebre provocazione di Piero Manzoni. Fu lui nel 1961 a sigillare 90 barattoli di latta identici a quelli per la carne in scatola ai quali applicò un'etichetta, tradotta in varie lingue, con la scritta "merda d'artista. Contenuto netto gr. 30. Conservata al naturale. Prodotta ed inscatolata nel maggio 1961". Villa, che all'inizio della sua attività ha voluto mantenere segreta la sua identità, in passato ha affisso per le strade della città altri finti manifesti pubblicitari, prendendo di mira altri politici, come Matteo Salvini e Marine Le Pen, raffigurandoli come Hitler, applicando alle loro foto dei baffetti e un rasoio ‘Gilette' posizionato sotto il naso. In un'altra occasione erano stati affissi cartelloni pubblicitari con la foto di Mario Adinolfi, che posava nudo per ‘D&G' e Maurizio Gasparri con parrucca bionda e gioiello al collo.