Beppe Grillo cita Al Pacino: “Ogni maledetta elezione M5S cresce. Pronti a vincere le politiche”
Per Beppe Grillo queste recenti elezioni amministrative hanno sancito una crescita del Movimento 5 Stelle sul territorio. "Il MoVimento 5 Stelle ha vinto otto ballottaggi su dieci. Siamo passati da 37 sindaci a 45, un aumento di oltre il 20%. Siamo entrati con nuovi consiglieri in comuni dove prima non eravamo presenti. Ogni maledetta elezione continuiamo a crescere e questo è ciò che conta. Le prossime sfide sono la Sicilia e poi la battaglia campale delle politiche. Per vincere dobbiamo essere una squadra che lotta insieme per un obiettivo comune. Cittadini, attivisti, portavoce: tutti sono indispensabili se sono al servizio della squadra. Oggi come ieri dobbiamo continuare a lottare. Forza!", scrive Beppe Grillo in un post pubblicato stamane sull'omonimo blog.
Proseguendo, il fondatore del Movimento cita e parafrasa il celebre monologo recitato da Al Pacino in "Ogni maledetta domenica" e cerca di motiva attivisti e simpatizzanti del Movimento 5 Stelle: "Otto mesi, alla nostra più difficile sfida: le elezioni politiche. Tutto si decide in questi mesi. Ora noi o andiamo avanti come squadra o cederemo un centimetro alla volta, un giorno dopo l’altro, fino alla disfatta. Siamo all'inferno adesso signori miei. Credetemi. L'Italia sta sprofondando trascinata giù da una montagna di debito pubblico, dal fallimento del sistema bancario, dalle aziende che chiudono quotidianamente, dalla disoccupazione, da chi fa business sugli immigrati. I media di regime ripetono che è tutta colpa del MoVimento 5 Stelle, che noi siamo il male dell'Italia e che la soluzione sono i soliti: Berlusconi con Montezemolo e Frattini da una parte e Renzi, Prodi, Pisapia, D'Alema dall'altra. Possiamo rimanerci dentro questo inferno, farci prendere a schiaffi, oppure aprirci la strada lottando verso la luce. Possiamo scalare le pareti dell’inferno un centimetro alla volta", scrive Beppe Grillo.
"Noi però, cari italiani, non possiamo farlo per voi. Abbiamo bisogno di tutto il vostro sostegno. Mi guardo intorno, vedo i vostri volti e penso ‘certo che senza di loro non avremmo fatto neanche un metro di strada'. Sì, perché siamo senza soldi per aver rinunciato a tutti i finanziamenti pubblici, che ci crediate o no, noi ci reggiamo solo sulle piccole donazioni volontarie che fanno i semplici cittadini come voi. Abbiamo allontanato chi tradiva i nostri valori e non siamo mai scesi a compromessi, anche se tanti, forse anche tu che leggi, ci dicevano di fare il contrario. Sapete col tempo, con l’età, tante cose ci vengono tolte, ma questo fa parte della vita. Però tu lo impari solo quando quelle le cominci a perdere e scopri che la vita è un gioco di centimetri, e così è la nostra sfida per andare al governo. Perché in entrambi questi giochi il margine di errore è ridottissimo, capitelo. Mezzo passo fatto un po’ in anticipo o in ritardo e voi non ce la fate, mezzo secondo troppo veloce o troppo lento e mancate la presa. La nostra squadra è grande, siamo cittadini, siamo attivisti, siamo portavoce. Ognuno ha il suo compito e ognuno ha il dovere di non mollare mai. Da qui al governo è questione di pochi metri, non lo dico per arroganza, ma per senso di responsabilità. Dobbiamo avere ben chiaro che su questa squadra poggiano le speranze di milioni di persone".
"In questa squadra si combatte per un centimetro, in questa squadra ci massacriamo di fatica noi stessi e tutti quelli intorno a noi per un centimetro, ci difendiamo con le unghie e con i denti per un centimetro, perché sappiamo che quando andremo a sommare tutti quei centimetri il totale allora farà la differenza tra la vittoria e la sconfitta, la differenza fra vivere e morire, fra governare questo Paese per i cittadini e subire ancora il governo delle lobby e degli amici e dei figli di. E voglio dirvi una cosa: in ogni scontro è colui il quale è disposto a morire che guadagnerà un centimetro, e io so che se potrò avere una esistenza appagante sarà perché sono disposto ancora a battermi e a morire per quel centimetro. La nostra vita è tutta lì, in questo consiste, è per questo che lavoriamo come pazzi dal 4 ottobre del 2009 e anche da prima. In questi 8 mesi che abbiamo davanti ci giochiamo il nostro futuro, ma io non posso obbligarvi a lottare. Dovete guardare il cittadino che avete accanto, guardarlo negli occhi, io scommetto che vedrete un uomo determinato a cambiare il Paese con voi, che vi troverete un uomo che si sacrificherà volentieri per questa squadra, consapevole del fatto che quando sarà il momento voi farete lo stesso per lui. Questo è essere una squadra signori miei. Perciò o noi andiamo avanti adesso come collettivo, o saremo annientati individualmente. È tutto qui. Questo è quello che dobbiamo fare!".