Beppe Grillo caccia il Consigliere dal Movimento: ma i “grillini” non ci stanno
Il Movimento 5 Stelle non è morto, come scriveva il suo creatore qualche giorno fa. Ma da oggi ha un membro in meno: Valentino Tavolazzi, consigliere comunale a Ferrara, espulso dallo stesso "leader maximo". Beppe Grillo nei giorni scorsi aveva già alzato la voce nei confronti di alcuni suoi proseliti, le cui intenzioni erano quelle di trasformare il M5S in un partito. In particolare il comico genovese sbottava contro gli organizzatori del "Democracy Day nazionale": l' incontro tra 150 militanti e simpatizzanti del Movimento questo weekend a Rimini. Nell' elenco dei punti di discussione, ce ne era uno che ha fatto discutere anche chi non c'era: “Per quanto tempo il nome di Beppe nel simbolo”. Ma «degni della miglior partitocrazia» erano anche la scelta dei candidati, la formazione delle liste civiche, il metodo di selezione del candidato premier. Tra gli ideatori del convegno proprio Tavolazzi:«Per me da oggi è fuori dal M5S con la sua lista. Chi vuole lo segua», questo ha scritto Beppe Grillo sul suo blog, sancendo di fatto la (prima?) caduta della testa di uno dei suoi consiglieri.
TAVOLAZZI E' SMARRITO – «Sono smarrito, penso ancora che non sia vero: non riconosco Beppe Grillo in quelle parole». Non trova pace Valentino Tavolazzi dopo aver appreso dell'allontanamento espulso dal M5S. «Non c'è motivo- aggiunge l'ex consigliere "grillino" a Dire.it – oppure ci sono ragioni che mi sfuggono. Mi si dice che ho danneggiato il movimento, chiedo la lista dei danni: mi sembra finora di aver fatto solo grandi battaglie civili, che hanno dato grandi risultati politici».
LE REAZIONI DEI GRILLINI – E a ben vedere la decisione di Grillo ha generato non pochi dibattiti all'interno del Movimento stesso: «Quale articolo del non statuto è stato violato?» si legge nei commenti che corredano il post dell'espulsione di Tavolazzi. E c'è chi accusa il fondatore del Movimento di aver agito proprio come succede in questi casi per i partiti tradizionali «Le voci contrarie non si espellono. Si contestano e se sono mele marce cadranno da sole, altrimenti uno non vale più uno». E ancora «Grillo Accusa il Tavolazzi di commettere fatti degni dei peggiori partiti e che cosa fa lui? lo espelle come ha fatto Berlusconi con Fini? senza concedergli udienza?» C'è poi chi dietro la decisione di Grillo, lamenta velatamente una mancanza di democrazia« Se in questo Movimento 1 vale 1 perchè tu decidi chi espellere? Perchè tu emetti comunicati politici senza condividerli? Perchè non lasci ai cittadini che hanno votato Valentino Tavolazzi la scelta di espellerlo o meno?