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Beppe Grillo: “Bisogna ripulire l’Italia”

“Bisogna ripulire l’Italia come fece Ercole con le stalle di Augia, enormi depositi di letame spazzati via da due fiumi deviati dall’eroe”, questo il significativo incipit del nuovo post di Beppe Grillo.
A cura di Redazione
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Dopo il tanto discusso post sulla "doppia possibilità" del nostro Paese (o ristrutturare il debito oppure tornare alla lira), Beppe Grillo torna a parlare più strettamente di politica interna. Per farlo utilizza ancora una volta toni durissimi, partendo da un incipit estremamente significativo: "Bisogna ripulire l'Italia come fece Ercole con le stalle di Augia, enormi depositi di letame spazzati via da due fiumi deviati dall'eroe".

Da questa considerazione parte l'analisi politica, con una disamina degli sprechi e delle brutture della politica, in "un Paese governato dal Partito Unico" e con una democrazia malata "con le sue istituzioni che sacrificano alla luce del sole, senza vergogna alcuna, valori etici e morali". Una condizione nella quale rientrano anche le vicende politico – giudiziarie di Silvio Berlusconi e lo spinoso caso Ablyazov, come precisa più avanti il capo politico del Movimento 5 Stelle:

Bisogna ripulire l'Italia come fece Ercole con le stalle di Augia, enormi depositi di letame spazzati via da due fiumi deviati dall'eroe. E' una fatica immane, ma per salvarsi, o almeno limitare i danni, bisogna risanare il Paese, vanno sradicati inciuci, connivenze, diritti acquisiti, rendite di posizione, burocrazia. In quasi tre anni i tagli della spesa hanno prodotto il nulla, meno di zero, sia con Monti che con Letta. E' normale che sia così. Dal 2011 siamo governati dal Partito Unico, pdl e pdmenoelle, che vive di spesa pubblica, di favori, di lobby, di grandi opere inutili come l'EXPO e la Tav in Val di Susa, del consenso di blocchi sociali indifferenti alla distruzione dello Stato. Non può suicidarsi. Parole al vento, dette e ridette. Gli sprechi sono ovunque intorno a noi, ma non c'è alcuna volontà politica di eliminarli. Questo è ormai chiaro a tutti. La spending review è stato solo un pessimo slogan mai applicato. Da mesi il governo di capitan Findus Letta si trastulla con un punto di Iva e il rinvio dell'IMU, con l'unica decisione di rimandare le decisioni mentre l'economia tracolla. Un governo inesistente composto dafigure di seconda e terza fila senza nessun peso internazionale. L'Italia è come una scimmia ipnotizzata da un pitone. Ferma, immobile, paralizzata. La mancanza di una reazione qualunque di fronte alla protervia della politica sconfina nel mistero. Sembra che un intero popolo sia in attesa di qualcosa che verrà, che percepisce, ma non ha ancora messo a fuoco. Allo "Status Quo", nuovo idolo sacro di questa democrazia malata e delle sue istituzioni, si sacrificano alla luce del sole, senza vergogna alcuna, valori etici e morali. Niente deve cambiare pena la catastrofe. Si tollera che un condannato in secondo grado per evasione fiscale si presenti in Senato sorridente e irridente a capo di un partito, che una madre e la sua bambina vengano prelevate da uno Stato straniero nella loro casa, si tollera un Parlamento di servi nominati da quattro segretari grazie a una legge elettorale feudale, si ignora la continua violazione della Costituzione. Disposti a tutto per sopravvivere, ma essersi venduti l'anima non basterà. Il lezzo delle stalle è ormai insopportabile.

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