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Beppe Grillo: “Berlusconi è un delinquente, non può sedere in Parlamento”

Il capo politico del Movimento 5 Stelle pubblica un nuovo post dedicato alla “memoria corta degli italiani”.
A cura di Redazione
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Il nuovo post di Beppe Grillo, pubblicato poco fa sulle pagine del suo blog, ha per oggetto la "memoria corta degli italiani" o per meglio dire una "situazione patologica di rimozione che non ha spiegazioni razionali": quella di dimenticare le brutture passate non appena emergano nuove situazioni di "primaria importanza". Così, nel parlare della questione della decadenza di Berlusconi ci si dimentica della sua condanna in via definitiva per frode fiscale; nel parlare del futuro del Paese, ci si dimentica delle condizioni di gravissima crisi in cui versa l'economia italiani. Il problema, secondo il capo politico del Movimento 5 Stelle, ruota tutto intorno alla qualità di una classe politica che è e resterà responsabile dello sfascio del Paese e le cui "balle" non saranno dimenticate.

Ecco il pensiero di Grillo:

In un caso citato dal neurologo Oliver Sacks,"il marinaio perduto", un suo paziente riavvolge continuamente la sua memoria, dopo pochi minuti di conversazione si dimentica di tutto e ritorna a un momento del suo passato in cui si è interrotta per sempre la capacità di memorizzare nuovi ricordi. Il marinaio è come il nastro di un vecchio registratore che ritorna sempre al punto di partenza. La memoria degli italiani è come quella del marinaio perduto. Si riavvolge dopo ogni fatto che sconvolgerebbe altre democrazie. Una situazione patologica di rimozione che non ha spiegazioni razionali. Si dibatte in questi giorni di Berlusconi, della sua decadenza da senatore, della sua incandidabilità, come se fosse in corso un normale confronto politico. Nessuno si ricorda che Berlusconi è un condannato in via definitiva per truffa fiscale, in sostanza un delinquente acclarato che non può in alcun modo sedere in Parlamento. L'italiano è indotto a pensare che sia in corso una battaglia di libertà quando invece, più volgarmente, si tratta di evitare la galera a qualcuno. Si è persa la memoria del reato e Berlusconi è diventato il Grande Perseguitato. L'Italia è allo sfascio economico, questo nessuno lo può negare. E invece succede tutte le sere che dei telegiornali vigliacchi di regime descrivano futuri luminosi fuori dal tunnel. L'italiano riavvolge il nastro della sua miserabile realtà quotidiana e spinto dalla speranza crede a questi mentitori di professione. La crisi è iniziata da un ventennio, la caduta verticale della nostra produzione da almeno dodici anni, i partiti, le facce, di chi ha governato il Paese e lo hanno rintontonito di bugie sono gli stessi che oggi ci propongono cure miracolose e elisir economici portentosi. Sono gli stessi che ci hanno rovinato, ma noi dimentichiamo, ci affidiamo a questi emeriti cialtroni con la naturalezza dell'incoscienza. Il nostro presidente della Repubblica? Affermò che non si sarebbe mai ricandidato. Infatti si è subito ricandidato e nessuno lo ha preso a lazzi e sberleffi. Il pdmenoelle che propose Prodi con un'ovazione all'hotel Capranica di Roma? Lo tradì il giorno seguente con 101 voti dei seguaci di D'Alema e di Renzi, qualcuno lo ricorda? E le balle quotidiane di Capitan Findus Letta, uno specialista del genere, dall'eliminazione del finanziamento ai partiti alla fanfara della nuova legge elettorale (proprio lui che ha votato contro la decadenza del Porcellum). E la trattativa mafia-Stato e i suoi responsabili diretti e indiretti che probabilmente siedono ancora nelle istituzioni? Persa nel vento insieme alle vite di Falcone e Borsellino e delle loro scorte. Balle su balle, tradimenti su tradimenti. Un popolo che non ha memoria del passato è destinato a ripeterlo e purtroppo gli italiani non hanno neppure la memoria di ieri sera.

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