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Beppe Grillo assolto dall’accusa di aver diffamato l’ex tesoriere del PD Misiani

Il capo politico del Movimento 5 Stelle assolto in appello dall’accusa di aver diffamato l’allora tesoriere del PD Misiani: in primo grado era stato condannato a una multa e al risarcimento danni.
A cura di Redazione
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La vicenda risale al maggio del 2012 quando, per un post pubblicato sul suo blog, Beppe Grillo era stato querelato dall’allora tesoriere del Partito Democratico Antonio Misiano. Al Governo c’era ancora Mario Monti e il capo politico del Movimento 5 Stelle aveva duramente attaccato i tesorieri sul tema del finanziamento pubblico ai partiti (qualche mese dopo la polemica sarebbe ri-scoppiata sulla gestione delle Feste de L’Unità che, nella lettura di Grillo, non rispettavano la legge in materia fiscale). Misiani aveva querelato Beppe Grillo e aveva vinto la causa in primo grado: il leader del M5S era stato condannato a mille euro di multa e al risarcimento dei danni in favore del Partito Democratico (che aveva chiesto 30mila euro di danni).

Pochi minuti fa, invece, la corte d'appello di Genova ha assolto Beppe Grillo dall'accusa di aver diffamato Misiani e dunque disposto l’annullamento della multa e del risarcimento danni. Per il momento, né dal quartier generale del Movimento 5 Stelle né dal Partito Democratico sono arrivati commenti in merito.

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