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Benzina, Pd contro Matteo Salvini: “Ha promesso di tagliare accise, ma oggi prezzo record”

Il Pd attacca il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, accusandolo di aver promesso di tagliare le accise sulla benzina senza aver mai messo in atto quanto garantito in campagna elettorale: “Ha promesso di cancellare le accise della benzina e di abbassare il costo. Salvini non è uomo di parola. Le accise ci sono ancora e la benzina ha raggiunto un prezzo record”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Nella giornata in cui i prezzi della benzina salgono alle stelle, in concomitanza con il ponte del 25 aprile, il Partito Democratico va all’attacco del vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini, per la sua promessa – non mantenuta – di tagliare le accise sui carburanti. Una promessa che il leader della Lega aveva fatto in campagna elettorale, assicurando un taglio “al primo Consiglio dei ministri”. E che ha ribadito nelle prime settimane al governo. Ma che non è stato previsto dalla legge di Bilancio, portando così il ministro dell’Interno ad ammettere di non essere riuscito nel suo intento e rilanciando, però, per il futuro la promessa. Il Pd va all’attacco anche su Twitter, attraverso l’account dei suoi deputati: “Ha promesso di cancellare le accise della benzina e di abbassare il costo. Salvini non è uomo di parola. Le accise ci sono ancora e la benzina ha raggiunto un prezzo record”.

All’attacco anche Luigi Marattin, deputato dem: “Non farò mai demagogia spiccia. Ma qui siamo di fronte ad un fatto chiaro, semplice e inequivocabile: Matteo Salvini aveva promesso che – al primo Consiglio dei Ministri – avrebbe tagliato le tasse sulla benzina, in modo da abbassarne il prezzo. È passato circa un anno, e non lo ha mai fatto. Non ci è neanche andato lontanamente vicino. E oggi il prezzo della benzina è ai massimi, ce ne stiamo accorgendo andando a fare il pieno. Un politico che fa così può definirsi in un solo modo: un pagliaccio”. Su Twitter si scaglia contro il ministro dell’Interno anche l’eurodeputata Simona Bonafè: “Salvini si è accorto che la benzina costa 2 euro?! E pensare che in campagna elettorale aveva promesso il taglio delle accise…”.

Si schiera contro il leader della Lega anche il responsabile comunicazione del Pd, Marco Miccoli: “In questi giorni di vacanza e di spostamenti gli italiani hanno ricevuto in regalo dal ‘capitano’ Salvini aumenti vertiginosi della benzina, arrivata a sfondare i due euro al litro. Una sorpresa amara per milioni di italiani che stanno pagando quella che potremmo definire la ‘Salvini-Tax’ sugli automobilisti, considerando che le promesse sulla riduzione delle accise, sbandierate dal vicepremier, sono svanite nel nulla”.

Attacchi a Salvini arrivano, pur senza nominarlo, anche dalla sua alleata nel centrodestra Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia: “Incredibile: arriva un altro salasso per una delle categorie più vessate al mondo, l’automobilista italiano. Ma le accise sulla benzina non dovevano essere cancellate al primo Consiglio dei ministri?”. Salvini si difende tornando a promettere un taglio e affermando che la riduzione delle accise sulla benzina “è uno dei prossimi interventi che abbiamo il dovere di prendere in considerazione”. E proprio per questo, secondo il vicepresidente del Consiglio, il governo non potrà cadere.

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