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Benzina, mutui, cibo, trasporti: sarà un 2023 di rincari, quanto spenderanno in più gli italiani

L’allarme arriva dal Codacons, che ha analizzato gli aumenti di spesa per il 2023 in base a tutti i rincari previsti: ogni famiglia pagherà oltre duemila euro in più all’anno.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Dalle accise sulla benzina ai mutui, passando per i mezzi pubblici e per il famoso carrello della spesa. Il 2023 sarà un anno di rincari per gli italiani, già fortemente condizionato dall'inflazione. Secondo le stime del Codacons, ogni famiglia spenderà in media 2.435 euro in più rispetto al 2022: è il risultato dell'aumento di prezzi su una serie di voci, a partire dalle accise sui carburanti, che – per gran parte dell'anno che si è appena concluso – sono state tagliate dal governo Draghi, mentre dal primo gennaio sono tornate attive per volere di Meloni. E tra i rincari non vengono neanche considerate le bollette di luce e gas, di cui è troppo complesso calcolare l'andamento visto anche il fatto che il governo potrebbe intervenire nuovamente per abbassare i prezzi.

Cominciamo dalla voce alimentari: nel 2023, mediamente, ogni famiglia pagherà 507 euro in più per fare la stessa spesa del 2022. Spostarsi in generale, invece, costerà 490 euro in più all'anno. Parliamo della voce trasporti, che comprende a sua volta un po' di tutto: i rincari nel costo dei mezzi pubblici nelle città; il ritorno delle accise sui carburanti dal primo gennaio; l'aumento dei pedaggi autostradali. Nello specifico il ripristino delle accise vale 366 dei 490 euro in più spesi all'anno a famiglia per spostarsi. Insomma, questa decisione del governo Meloni ha la maggior parte delle responsabilità sul rincaro nei trasporti, ma anche l'impatto dell'aumento dei biglietti dei mezzi pubblici non è da sottovalutare.

Scorrendo la lista diffusa dal Codacons, poi, c'è anche la voce mutui, che schizza con un aumento di 1.260 euro l'anno per via delle decisioni – già annunciate – della Banca centrale europea. E poi 76 euro in più all'anno spesi in servizi ricettivi o ristorazione, 18 euro di Rc auto, 30 euro in telefonia, 9 euro alla voce banche e 45 euro di tasse e imposte locali. Il totale, appunto, fa 2.435 euro a famiglia. Un conto salato che i cittadini devono prepararsi a saldare.

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