Grillo su reddito cittadinanza offende i calabresi: “Lavorate in nero o siete della ‘ndrangheta”
"La Calabria è la Regione che in assoluto ha fatto meno domande di reddito di cittadinanza. C'è un paese qui che si chiama Dinami, il più povero di Italia, dove nessuno ha fatto domanda per il reddito. E allora diciamolo che o lavorate tutti in nero o siete tutti della ‘ndrangheta". È il ragionamento che ha fatto ieri Beppe Grillo, il Garante del M5S, nel corso del suo spettacolo ‘Insomnia – Ora dormo!' a Catanzaro, sottolinenando il basso numero di richieste che sono pervenute dalla Calabria per ottenere il sussidio, per il quale si può fare domanda dallo scorso 6 marzo. Il ministero del Lavoro ha fatto sapere che fino all'11 marzo erano state presentate a Poste italiane 141.109 domande per ottenere il reddito di cittadinanza, 120.036 presso gli uffici postali e 21.073 online. Le prime cinque regioni per numero di richieste risultano essere la Campania con 18.832, la Lombardia con 18.616, la Sicilia con 15.994, il Lazio con 13.367 e il Piemonte con 13.056.
"La Calabria è una terra strana", così ha commentato Grillo aprendo il suo show. "Va bene? Cominciamo bene?", ha aggiunto. "In Italia non si capisce più nulla. In politica la destra comanda a sinistra e la sinistra comanda a destra. La ‘ndrangheta ce l'avete mandata su". Ma l'affermazione ha offeso i calabresi, e alcuni sui social network lo attaccano: "Molti calabresi, pur risiedendo ancora formalmente in Calabria, sono sostanzialmente emigrati. Molti altri Calabresi, iscritti in albi professionali, liberi professionisti, lavoratori autonomi, non possono perciò risultare formalmente disoccupati e pertanto non hanno potuto avanzare richiesta di reddito di cittadinanza. Studia la realtà calabrese prima di offendere i Calabresi onesti, pieni di dignità e cultura", ha scritto un utente su Facebook. "Vergognoso", è scritto in un altro post.
Poi il comico genovese è intervenuto sulla Tav, l'alta velocità Torino-Lione, opera che il M5S non vuole realizzare, al contrario degli alleati leghisti: "La Tav serve solo a disunire il M5S dalla Lega – ha detto Grillo – Non c'è un metro di Tav fatto. C'è solo la galleria di soccorso. Possiamo pretendere di sapere come si muoveranno le merci tra vent'anni? E noi siamo ancora con i container nei porti e sui treni. Container che sono vuoti. Che senso ha, allora, fare ancora dei buchi, delle gallerie? Noi la logistica del trasporto dobbiamo ancora iniziare a pensarla".
Poi una battuta sulla legittima difesa: "Io mi sono sempre difeso con intelligenza. A casa mia tengo una cassafortina con 500 euro per le spese, in modo che non mi torturano se non ho la cassaforte. Quando invece hai un arma vedi le persone come bersagli e finisce che spari a tua nonna".