video suggerito
video suggerito

Basilicata, condannato per violenze sessuali: Giulio Ferrara si dimette da capo azienda trasporti

Dopo le polemiche e le richieste di un passo indietro sollevate anche dalla ministra dei Trasporti, Paola De Micheli, si è dimesso Giulio Ferrara, presidente del Consorzio Cotrab Basilicata. Ferrara era stato appena rieletto a capo dell’azienda dei trasporti dopo essere stato condannato per violenze sessuali ai danni di una dipendente.
A cura di Stefano Rizzuti
250 CONDIVISIONI
Immagine

Giulio Ferrara si è dimesso da presidente del Consorzio Cotrab Basilicata. Ferrara era stato rieletto il 20 agosto alla guida del Consorzio dei trasporti delle aziende della Basilicata nonostante una condanna definitiva a due anni e sei mesi per violenza sessuale ai danni di una lavoratrice. Le dimissioni arrivano dopo la richiesta sollevata da più parti, compresa la sollecitazione della ministra dei Trasporti, Paola De Micheli. L’ormai ex presidente di Cotrab ha inviato questa mattina una lettera al consiglio di amministrazione spiegando che la decisione è stata presa in seguito alla “violenta campagna di stampa” degli ultimi giorni. “Per la serenità del consorzio, ritengo la mia decisione la più consona agli interessi del consorzio medesimo e delle imprese tutte aderenti”, scrive.

De Micheli: non si devono ripetere episodi simili

Dopo la sua conferma alla guida della società era partita una raccolta firme, una petizione che chiedeva la destituzione di Ferrara dalla sua carica. E in pochi giorni erano state raccolte più di 30mila firme. L’appello era stato rilanciato non solo dalla ministra De Micheli, ma anche dalla ministra dell’Agricoltura, Teresa Bellanova, e da alcune deputate del Pd, a partire da Laura Boldrini. Proprio De Micheli conferma la notizia delle dimissioni su Facebook: “Si è finalmente dimesso e la cosa incredibile resta il fatto che sia stato necessario arrivare al punto di chiederle, le dimissioni. Non può e non deve accadere in alcun modo che episodi simili si ripetano. Per questo intendiamo proporre una norma che impedisca che situazioni del genere possano riaccadere. Perché umiliare la dignità delle donne significa umiliare la dignità di ogni singolo essere umano”.

Bardi prende le distanze: Regione non ha potere

Il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, era intervenuto prima della conferma delle dimissioni: “È del tutto evidente che motivi di opportunità avrebbero dovuto suggerire alle aziende private che formano il Consorzio Cotrab di evitare che un condannato in via definitiva per un reato grave contro la persona fosse eletto quale loro rappresentante. È evidente pure che la Regione non ha nessun potere se non quello di stigmatizzare il fatto che una persona che ha subìto una condanna secondo legge e che, quindi, non ha più i requisiti di onorabilità, sia stato messo a capo del Cotrab”.

Secondo Bardi esiste un “palese vuoto normativo a cui il Parlamento e il governo devono porre rimedio, non avendo la giunta, purtroppo, nessun titolo in materia”. Motivo per cui ritiene “le polemiche di queste ore sul ruolo dell'esecutivo regionale prive di fondamento”. Il presidente della Basilicata afferma quindi che la Regione ha subìto “la nomina che attiene alla competenza di soggetti privati. Aspettando una norma che chiarisca definitivamente che i condannati per reati gravi non possano accedere a cariche di interesse pubblico il governo regionale ritiene che sia nell'interesse del Consorzio rimodulare la scelta già fatta”.

250 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views