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Barelli (Forza Italia) a Renzi: “C’è bisogno di militanti, ma il leader lo abbiamo ed è Berlusconi”

“È simpatico e bravo, se vuole venire a dare un contributo a Forza Italia, noi di militanti ne abbiamo bisogno”: lo dice Paolo Barelli, capogruppo di Forza Italia alla Camera, ne abbiamo bisogno. Ma un leader, chiarisce, c’è già: è Silvio Berlusconi.
A cura di Annalisa Girardi
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Se Matteo Renzi, dopo la rottura con Carlo Calenda, vorrà guardare a Forza Italia, troverà le porte aperte. Ma non si pensi di poter arrivare e guidare il partito. È il monito che il capogruppo azzurro alla Camera, Paolo Barelli, lancia al leader di Italia Viva, rispondendo a una domanda su un'eventuale Opa di Renzi su Forza Italia. Il partito, precisa Barelli, ha già un generale e si chiama Silvio Berlusconi.

"Forza Italia ha già un generale, che è Silvio Berlusconi. Se Renzi vuole venire a fare il caporale in mezzo ai nostri tanti capaci dirigenti, siamo aperti a discutere", dice a Sky Tg24 Agenda. Per poi ribadire: "È simpatico e bravo, se vuole venire a dare un contributo a Forza Italia, noi di sergenti e soldati militanti ne abbiamo bisogno".

Intanto, in un'intervista a Il Giornale, la capogruppo di Italia Viva al Senato, Raffaella Paita, dice che "le parole di Calenda ricordano il livore dell'antiberlusconismo di Marco Travaglio, non certo quelle di un leader liberale" e denuncia "una violenza intollerabile verso Renzi e la nostra comunità". Secondo la senatrice "Calenda voleva arrivare a rompere" e "gli insulti volgari a Renzi dimostrano cosa ci sia poco di politico in questa rottura".

Dall'altra parte, nel Partito democratico, c'è chi guarda alle possibilità che si aprono ora. Stefano Bonaccini, sempre a Sky Tg 24, afferma: "Ho apprezzato che Schlein abbia detto che non interviene sulle querelle interne allo scontro tra Calenda e Renzi. Bisogna esser rispettosi del travaglio, anche in parte incomprensibile nei toni di queste ore, delle altre forze politiche: se dai rispetto agli altri, poi lo devi pretendere nei tuoi confronti. Certamente oggi si apre uno spazio di discussione".

Per poi aggiungere che spetti ai dem (piuttosto che a Forza Italia, si sottintende) essere capaci di accogliere i riformisti: "Io credo che il Pd non deve perdere una cifra nell'essere una grande forza progressista e insieme riformista, che, essendo plurale, deve poter raccogliere tante sensibilità che si sentono a casa propria nel Pd".

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