Barca con 50 migranti alla deriva: persi i contatti con i naufraghi, la Libia non risponde
Alarm Phone, il call center per i migranti in difficoltà nel Mediterraneo centrale, aveva ricevuto ieri la segnalazione di un altro barcone alla deriva, che chiedeva soccorsi. Oggi l'organizzazione fa sapere di aver perso i contatti con l'imbarcazione.
"Abbiamo perso i contatti con circa 50 persone che ieri sera hanno segnalato di essere alla deriva in mare", ha scritto Alarm Phone sui social, precisando che l'imbarcazione si trova lungo la rotta del Mediterraneo Centrale, davanti la costa libica. "Il JRCC del Cairo non si assume alcuna responsabilità per il caso. La cosiddetta Guardia costiera libica non risponde al telefono o riattacca. Il salvataggio è necessario ora", ha scritto ancora la rete di segnalazione.
Continuano intanto gli sbarchi sull'isola di Lampedusa. Ieri in tutto se ne sono registrati 12 in tutto, con complessivi 421 migranti approdati sull'isola. Ieri sera in 57 sono stati avvistati e soccorsi a bordo di un'imbarcazione di dieci metri che stava andando alla deriva. Ai soccorritori hanno riferito di essere originari di Bangladesh, Egitto, Pakistan e Siria. Fra loro anche un minorenne. Il natante, partito da Zuwara, in Libia, era rimasto senza carburante. Dopo un iniziale soccorso da parte della ong Nadir, che ha consegnato a tutti giubbotti di salvataggio, è arrivata la motovedetta Cp327 della Guardia costiera che ha proceduto al trasbordo. Prima di loro erano stati soccorsi altri tre barchini con a bordo 87 tunisini, gambiani e siriani.
I dati sugli sbarchi
Crollano quest'anno gli arrivi dei migranti rispetto al 2023, segnando il -62%. Secondo gli ultimi dati, sono 35.725 le persone giunte finora in Italia dall'inizio dell'anno a fronte delle 94.009 dello stesso periodo di riferimento nel 2023. Riguardo alle nazionalità, quella più numerosa riguarda i bengalesi (7.615), seguiti da siriani (5.725) e tunisini (4.747).
Sotto la lente, secondo quanto si apprende da fonti informate, in questi giorni è proprio la rotta che, dopo l'arrivo dal Bangladesh in Egitto, porta alle traversate nel Mediterraneo verso l'Italia, in particolare a seguito della crisi politica e dei disordini nel Paese, che potrebbe provocare ad un aumento dei flussi da quel territorio.