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Barbieri, parrucchieri e centri estetici aperti anche domenica e lunedì: le regole per la fase due

L’Inail e l’Istituto superiore di sanità hanno predisposto le linee guida per la riapertura di barbieri, parrucchieri e centri estetici. Non solo l’apertura su più giorni (anche domenica e lunedì), ma anche l’obbligo di indossare le mascherine, il distanziamento tra le postazioni e tante altre regole riguardanti lavoratori e clienti.
A cura di Stefano Rizzuti
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Porte sempre aperte, visiere per i dipendenti, mascherine per i clienti, distanza tra le postazioni di almeno due metri e aperture anche la domenica e il lunedì: barbieri, parrucchieri e centri estetici si apprestano a riaprire (in molte Regioni già dal 18 maggio) con nuove regole. Le linee guida per la riapertura del settore della cura della persona sono state predisposte da Inail e Istituto superiore di sanità: un settore considerato a rischio per la “stretta prossimità con il cliente”, elemento che rappresenta una criticità da non sottovalutare. Non a caso, ricorda l’Inail, è stato uno dei primi a essere sospeso. Il rischio integrato per questi servizi è considerato medio-alto, quello di aggregazione medio-basso. Le imprese attive nel settore – dai parrucchieri ai barbieri passando per gli estetisti – sono più di 142mila: la maggior parte sono proprio barbieri e parrucchieri, ma negli ultimi anni sono aumentati anche i centri estetici. I lavoratori nel settore sono circa 262mila.

Le nuove regole per barbieri e parrucchieri

L’Inail sottolinea come le nuove misure porteranno sicuramente a una riduzione del numero dei trattamenti effettuati nello stesso momento. Per questo bisognerà prevedere deroghe sui giorni di chiusura, quindi tenendo aperto anche domenica e lunedì. Così come sarà possibile aprire su una fascia oraria più estesa. Si prevede, inoltre, un’alta richiesta da parte dell’utenza, quindi è necessario anche prevedere un sistema di prenotazione che permetta una turnazione tra i lavoratori per ridurre la presenza delle persone all’interno del locale.

Si deve prevedere un’apposita area di attesa per i clienti, anche all’esterno. Bisognerà programmare l’attività quotidiana, con prenotazioni che tengano conto del numero di trattamenti richiesti dai clienti. Si potranno inserire anche barriere di separazione tra le diverse aree del locale e tra le diverse postazioni. Bisognerà individuare le zone di passaggio, di lavoro e di attesa. Tra ogni postazione ci dovrà essere una distanza minima di due metri. Gli orari di lavoro dovranno essere flessibili e si dovrà, se possibile, tenere sempre le porte aperte. Altra necessità è quella di eliminare le riviste nelle sale d’attesa.

Non potranno accedere ai locali clienti con febbre e comunque sarà sempre necessaria la prenotazione. I clienti dovranno curare la propria igiene personale prima di entrare, per esempio lavando la barba. Il cliente deve entrare da solo, tranne in caso di necessità (ma la presenza dell’accompagnatore deve essere segnalata alla prenotazione). Bisognerà consegnare all’ingresso una borsa o un sacchetto per raccogliere tutti gli effetti personali. Si consiglia di ricorrere al pagamento elettronico.

Il taglio dei capelli e l’acconciatura devono essere preceduti dal lavaggio dei capelli. I clienti dovranno sempre indossare la mascherina, tranne nel momento in cui sia impossibile (per esempio quando si sistema la barba). Al cliente andranno forniti un grembiule monouso e asciugamani monouso: se invece sono riutilizzabili vanno lavati ad almeno 60 gradi per 30 minuti. Restrizioni anche per le conversazioni tra dipendenti e clienti: andranno privilegiate quelle tramite specchio, con il parrucchiere o l’estetista sempre alle spalle del cliente.

Nel locale andranno installati dispenser per il gel all’ingresso e nelle vicinanze delle postazioni di lavoro. Ogni area di lavoro dovrà essere sanificata al termine dei singoli trattamenti, così come gli strumenti. Bisognerà disinfettare tutte le superfici comuni e garantire un ricambio dell’aria regolare, eliminando la funzione del ricircolo per gli impianti di riscaldamento e raffreddamento.

La fase due per i centri estetici

Nei centri estetici si applicano le stesse regole, con qualche aggiunta. L’estetica, ricorda il protocollo, lavora già in cabine o comunque in spazi separati, il che rende meno problematica la riapertura. Le disposizioni aggiuntive riguardano soprattutto i pannelli delle cabine per i trattamenti estetici, che andranno chiusi. Prima del cliente successivo bisognerà anche ricambiare l’aria nella cabina. Per la cura del viso con l’uso di vapore si dovrà cercare di evitare questi trattamenti, se non nei casi in cui i locali siano fisicamente separati e devono essere arieggiati alla fine di ogni trattamento. Non si potranno utilizzare la sauna, il bagno turco e l’idromassaggio, mentre andranno rimossi i lenzuoli monouso alla fine di ogni trattamento.

Parrucchieri e centri estetici, le regole per i lavoratori

L’uso delle mascherine chirurgiche e dei guanti sarà obbligatorio per tutti i lavoratori all’interno dei saloni. I guanti, inoltre, andranno cambiati per ogni cliente. Oltre alle mascherine, dovranno indossare anche visiere o schermi facciali. Gli estetisti che operano per la cura del viso con l’utilizzo del vapore devono indossare mascherine Ffp2 e Ffp3 senza valvola. Anche il personale alla cassa dovrà indossare la mascherine e si dovranno prevedere barriere di separazione. Infine, per i lavoratori il consiglio è quello di lavare regolarmente gli indumenti: almeno 60 gradi per mezz’ora.

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