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Bannon: “Saluto nazista al Cpac? No, è quello che faccio sempre. Spero che Trump sia una sveglia per Meloni”

Steve Bannon rivendica il suo saluto romano al Cpac e lo minimizza: “È un saluto normale che faccio al mio pubblico continuamente”. E su Meloni: “Se mi avesse ascoltato non sarebbe stata imbarazzata da quello che ha detto il presidente Trump sull’Ucraina”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Dopo le polemiche scatenate per il suo gesto con il braccio teso alla Convention dei conservatori americani (Cpac), Steve Bannon, ideologo del movimento Maga e stratega della prima amministrazione Trump, ha negato si aver voluto fare un'allusione al nazismo, invitando a considerarlo semplicemente "un saluto con la mano".

Il gesto, che secondo molti è inequivocabilmente un "saluto romano", è stato fatto al termine del comizio al Cpac, durante il quale Bannon ha lanciato un appello a "combattere, combattere, combattere" e ha rivolto un invito a Trump a essere "presidente a vita".

Quel saluto, che non ha impedito a Meloni di prendere parte alla kermesse, ha invece convinto il francese Bardella, presidente del Rassemblement National di Marine Le Pen, a declinare l'invito: "Mentre non ero presente nella sala, uno dei relatori, si è permesso, per provocazione, un gesto facente riferimento all'ideologia nazista" , ha detto Bardella. L'esponente della Fiamma Tricolore francese ha detto quindi di aver preso "la decisione immediata di annullare l'intervento". Bannon gli ha poi risposto, chiamandolo "ragazzino" e dicendo che non può essere un leader: "Se è così tanto timoroso e si fa la pipì addosso come un ragazzino, allora è indegno e non dirigerà mai la Francia", perché "solo gli uomini o le donne autoritari possono dirigere la Francia".

L'ex consigliere di Trump anche oggi ha rivendicato il suo gesto, minimizzandolo: saluto nazista? "È una domanda ridicola, è un saluto normale che faccio al mio pubblico continuamente. In questo mondo di guerra di informazione, come nazionalista populista — particolarmente se sei di destra — devi sempre andare contro i media, non puoi mai inginocchiarti a loro", ha detto al Corriere della Sera.

Bannon ha criticato anche Giorgia Meloni, intervenuta con un video messaggio al Cpac: "Se mi avesse ascoltato negli ultimi due anni non sarebbe stata imbarazzata nelle ultime 72 ore da quello che ha detto il presidente Trump sull’Ucraina. Spero che sia una sveglia per lei".

Secondo Bannon sull'Ucraina "non c'è decisione da prendere. L'Italia può permettersi di mandare truppe o denaro illimitato in Ucraina? Senza l'America è finita. A Parigi erano tutte chiacchiere. Volete appoggiare i britannici che mandano truppe? Avete la possibilità di pagare? No. Non importa quello che dice l'Europa. Trump è magnanimo, parla di risorse e forse un qualche coinvolgimento andando avanti, io sono un populista duro e puro, non vogliamo più mandare soldi né truppe. Il sangue versato in questa guerra è sulle mani delle persone che l'hanno iniziata, e adesso arriveremo al punto di partenza o anche peggio perché forse i russi non sono d'accordo a ritirare i carrarmati dalle loro posizioni".

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