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Bandecchi si dimette da sindaco di Terni per “motivi politici”: “Resto segretario di Alternativa popolare”

Stefano Bandecchi si è dimesso da sindaci di Terni: “Resto segretario di Alternativa popolare”.
A cura di Annalisa Cangemi
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"Ho comunicato pochi minuti fa alla Giunta e a tutti i consiglieri di Alternativa popolare che ho già dato le dimissioni dalla carica di sindaco": lo ha annunciato il primo cittadino di Terni, Stefano Bandecchi, in un video sul suo profilo Instagram pubblicato intorno alle 18.00 di oggi.

"Lo comunico a tutti i cittadini per evitare che lo leggano dai giornali che scrivono stupidaggini". È probabile che le dimissioni siano legate alla prospettiva della candidatura alle elezioni europee di giugno, e che siano un modo per tenersi le mani libere e organizzare la campagna elettorale (Anche se la carica di sindaco è incompatibile con quella di parlamentare europeo, ma non impedisce il semplice candidarsi). È lui stesso a dichiarare che la sua scelta è dettata da "motivi di carattere politico".

"Continuo a essere il segretario di Alternativa popolare, ma non farò più, da qui a venti giorni, il sindaco di Terni, così non corriamo il rischio a Terni di avere una ‘dittatura bandecchiana'. La mia esperienza politica continua".

Proprio pochi giorni fa Bandecchi aveva confermato l'intenzione di correre per le elezioni europee, durante il primo congresso programmatico del partito. "Siamo qui per riportare questa nazione in equilibrio", aveva dichiarato., "Basta essere presi in giro da quelli che ci dicono che l’Italia non può essere rappresentata in Europa e che noi dobbiamo subire le leggi europee. Ho l’elenco dei parlamentari europei, su 705 totali ce ne sono e ce ne saranno un’ottantina tedeschi, 75-76 francesi, 72 italiani, 55 spagnoli e giù a scendere. Ecco quando qualcuno ci dice che dobbiamo subire la legge europea, noi rispondiamogli che dovevamo mandare meno c*** in Europa. Ap si candida alle elezioni europee per mettere questi 72 parlamentari davanti ai problemi degli italiani".

Bandecchi, subito dopo le dimissioni di Vittorio Sgarbi (che non sono ancora effettive), ha anche detto di aver proposto al sottosegretario di correre nella sua lista. Sgarbi, che nel frattempo è autosospeso dall'incarico, starebbe valutando la proposta.

"Lotterò con unghie e denti per arrivare a prendere il 4% – ha detto Bandecchi in un'intervista al Fatto Quotidiano – ma se fossi normale direi che viaggiamo sull'1 e mezzo scarso. Ma per un'operazione impossibile serve uno che la pensa possibile".

"I ternani si sono affidati a Bandecchi e questo è il risultato: dimissioni senza nemmeno dare le motivazioni. Speriamo non sia uno dei suoi scherzi da irresponsabile e che si vada davvero a votare per eleggere persone dignitose alla guida di una città che merita il meglio", ha commentato Elisabetta Piccolotti, deputata Avs.

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