Ballottaggio Pisapia- Moratti: il programma dei due candidati a confronto
Tra 6 giorni i cittadini milanesi saranno chiamati nuovamente alle urne. La sfida tra i due principali candidati alla guida del comune milanese è rimasta senza vincitore al primo turno e il 29 e 30 maggio gli abitanti del capoluogo lombardo dovranno scegliere al ballottaggio di Milano tra il sindaco uscente Letizia Moratti e Giuliano Pisapia. Due personalità e due storie differenti, così come lo sono i due programmi con cui i due candidati si sono presentati all’elettorato milanese. Programmi dai quali non si può prescindere: di seguito vi proponiamo un sunto articolato in punti delle specifiche su cui i due aspiranti sindaci intendono agire.
Il programma della Moratti si articola in provvedimenti per la famiglia, la sicurezza, la vivibilità (intesa come trasporto, pulizia, ambiente, cultura), il servizio ai cittadini (inteso sia dal punto di vista lavorativo- imprenditoriale che sotto il profilo dell’intrattenimento e della cultura),l' internazionalità con particolare riferimento all’EXPO 2015.
L’idea di amministrazione comunale di Giuliano Pisapia ha invece ad oggetto le donne, lo sviluppo economico, del lavoro e delle professioni; al terzo punto si parla di sviluppo urbano, casa, ambiente, agricoltura di prossimità, mobilità; al quarto del comune come macchina ed azione amministrativa, al quinto il benessere, la salute e la coesione sociale, seguito dalla legalità, la scuola e il senso civico, l’università e la ricerca, la creatività e l’internazionalità.
Di seguito vi proponiamo un raffronto articolato tra i programmi elettorali dei due candidati:
Lavoro e Impresa
I provvedimenti relativi all'attività imprenditoriale e al lavoro che la Moratti intende porre in essere, qualora diventasse sindaco di Milano, riguardano in primis gli aiuti finanziari alle imprese in crisi e ai giovani che vogliono mettere su un'impresa. La Moratti, inoltre, intende insistere sul commercio, sia incentivando l'apertura di nuovi negozi e locali in centro così come in periferia, sia potenziando i Distretti Urbani dedicati a tale attività. Per aiutare coloro i quali incontrano maggiori difficoltà a trovare lavoro, la candidata del centrodestra propone di potenziare la Fondazione Welfare Ambrosiano per sostenere le famiglie che lavorano nel territorio di Milano e si trovano a fronteggiare situazioni di temporanea difficoltà; sulla stessa falsariga anche il potenziamento del CELAV, ovverosia il Centro di Accompagnamento al Lavoro, nato per favorire l'inserimento nel mondo del lavoro delle persone più socialmente svantaggiate.
Nella nuova idea di Milano proposta da Pisapia, per ciò che concerne l'economia e il lavoro si prevede l'intervento cospicuo dell'Università così come degli Istituti di Ricerca: in particolare, il candidato del centrosinistra prevede la creazione di uno sportello municipale atto a favorire il trasferimento tecnologico specialmente in ambiti quali bioindustria, strumentazione medicale, materiali avanzati, energie alternative, risparmio energetico e agroalimentare. Non solo, Pisapia prevede la costituzione di un fondo di Venture capital capace di fungere da investitore nell'ambito di progetti innovativi aventi ad oggetto le energie rinnovabili, le bioscienze, le tecnologie medicali. Inoltre, Pisapia prevede l'istituzione dell'assessorato unico al lavoro e l'entrata del comune nell'Afol (Agenzia formazione orientamento e lavoro). Oltre a prevedere interventi tesi allo sviluppo economico che, secondo Pisapia, passa anche per la creatività, non mancano anche i sussidi per coloro che, invece, il lavoro lo perdono.
Politiche sociali
Nel programma della Moratti i provvedimenti a favore delle donne sono concentrati soprattutto nel capitolo dedicato alla sicurezza e in quello relativo al ruolo della donna nel mondo delle istituzioni e dell’imprenditoria: a tal proposito la candidata di centrodestra prevede facilitazioni per l’accesso al credito per coloro che desiderino fare impresa a Milano e l’istituzione di quote rosa negli enti che hanno partecipazione comunale. Per Pisapia le donne sono il fulcro del programma, tant’è che gli dedica addirittura il primo punto. Persuaso del fatto che provvedimenti paritari possano avere un effetto sulle donne diverso, magari escludendole, Pisapia vuole costituire a Milano “la città delle donne”: per fare ciò propone provvedimenti l’abbattimento degli stereotipi (nella sua Milano ci saranno autiste notturne e uomini che si occupano dei figli) e verranno messi al bando le comunicazioni in cui la figura della donna è svilita a oggetto sessuale. Per Pisapia, nei ruoli decisionali dovrà esserci parità di presenze maschili e femminili. Così come per la Moratti; importane anche il capitolo legato alla sicurezza del sesso femminile.
Una città vicina agli anziani non solo per ciò che concerne la solidarietà, l’assistenza ma anche per quelle che sono le politiche legate alla salute per le quali Pisapia prevede l’istituzione di una rete diffusa di cure primarie che assicureranno al cittadino anziano una maggiore tranquillità. Non solo, per gli anziani sono molte le politiche relativo al coinvolgimento delle associazioni di volontariato così come all’utilizzo delle esperienze lavorative di uomini e donne fuori dall’età lavorativa (pensionati) che possono contribuire con la loro esperienza a far crescere la città e il tessuto economico sociale. Il programma della Moratti è teso, invece, a potenziare al massimo l’assistenza agli anziani (Incremento dello sportello badanti così come del numero dei posti disponibili in case di riposo) così come all’istituzione di centri ricreativi e di supporto anche per ciò che concerne gli aspetti legali (truffe… etc).
Particolare attenzione anche ai bambini, per i quali la Moratti prevede di istituire aree gioco, percorsi didattici dedicati, così come lasciare scuole aperte di pomeriggio. Iniziativa di punta del programma resta il Palazzo delle scintille nel padiglione 3 della Fiera di Milano che diventerà uno dei centri per bambini più grandi d’Europa. Pisapia invece prevede l’istituzione del garante comunale dei bambini: una figura che dovrà tutelare i diritti dei più piccoli e provvedere contro chi li viola. In tal senso è orientata anche l’istituzione degli strumenti necessari per limitare quelle che definisce le “schiavitù del 2000” e tra cui rientra il lavoro minorile. Anche per lui l’educazione è centrale.
Immigrazione
La visione che ha Giuliano Pisapia spazza via le resistenze e la paura del diverso. Il progetto di punta, in tal senso, mira a valorizzare il laboratorio di Via Padova: un luogo dove l'immigrazione diventa una risorsa per la città e non qualcosa da combattere. Così si legge nel programma: "Milano deve essere una città nella quale i diritti fondamentali – diritto alla qualità della vita, al lavoro, alla salute, alla casa, all'educazione, alla libertà di culto, alla propria cultura, alla sicurezza – siano riconosciuti a tutti i cittadini, quelli di origine italiana e quelli di altre nazionalità." Pertanto sono previsiti diversi servizi, come ad esempio la mediazione linguistica e culturale a sostegno degli immigrati ma anche delle istituzioni coma banche, scuola che devono confrontarsi tutti i giorni con la "nuova demografia" di Milano. Tra i progetti per gli immigrati è previsto un grande Centro di cultura islamica che comprenderebbe oltre alla moschea anche spazi di incontro e aggregazione.
Pochi i provvedimenti sul tema proposti dal sindaco uscente: nel capitolo del suo programma intitolato "Accoglienza nella legalità", la Moratti prevede di creare una serie di servizi tesi a favorire l'integrazione degli immigrati regolari e che comprenderebbero l'apprendimento dell'italiano, l'orientamento al lavoro e all'autoimprenditorialità. Si prevede, inoltre, anche la promozione di iniziative culturali delle comunità internazionali presenti a Milano e l'individuazione di uno strumento teso al coinvolgimento e alla consultazione delle comunità straniere sul territorio comunale.
Ambiente ed energie rinnovabili
Per Letizia Moratti occorre rinfoltire le aree verdi già presenti nel territorio milanese, piantare nuove aiuole e provvedere alla creazione di nuovi parchi cittadini. Non solo, verde dovrà essere la maggior parte del trasporto del capoluogo lombardo: per questo sarà incentivato lo sviluppo del servizio di Car Sharing, Car Pooling e della mobilità ciclabile. Le Zone a Traffico Limitato così come le isole pedonali si moltiplicheranno e il trasporto pubblico prevederà l'adozione di eco-bus. Per ciò che concerne le energie rinnovabili, il sindaco uscente prevede un ampliamento delle aree dedicate al fotovoltaico.
Medesimi provvedimenti per ciò che concerne il candidato del centrosinistra che però ha un occhio di riguardo per ciò che concerne la raccolta differenziata. Nello specifico pare che la percentuale dei rifiuti riciclati a Milano si attesti attorno al 34%: una percentuale bassa e che, secondo Pisapia, dovrebbe raggiungere almeno il 65% nel 2012.
Sicurezza
Per una Milano più sicura la Moratti prevede l'azzeramento dei campi nomadi e la messa in regola dei campi regolari presenti in città. Ci sarà un'intensificazione dei poliziotti e dei carabinieri in borghese e un maggiore pattugliamento e illuminazione delle zone cosiddette a rischio. Oltre all'incremento delle risorse dedicate al "Progetto Sierra", che prevede il pattugliamento a velocità ridotta e con i lampeggianti accesi, saranno diffusi i braccialetti anti aggressione a donne, bambini e anziani, oltre che lavoratori notturni con geolocalizzazione e in diretto contatto con lo 02.02.02.
Pisapia, anche prevede una migliore illuminazione dei quartieri, specialmente quelli periferici. Non solo, la sua idea è quella di far "vivere i quartieri" più a lungo: pertanto prevede incentivi a coloro che riaprono negozi sfitti, l'aumento della frequenza degli autobus nelle ore notturne e una maggiore illuminazione dei parchi pubblici. Ad ogni modo, secondo quanto si legge nel programma, occorre in primis "la revoca delle ordinanze inutili e – come riconosciuto da ormai numerose sentenze – dannose per il clima nei quartieri e per le attività economiche".
Cultura
Per Letizia Moratti la cultura è uno dei punti cardine attorno a cui ruota il suo programma elettorale: conferma, pertanto, la candidatura di Milano a "capitale della cultura". Per Milano sono previste le aperture di diversi musei quali il Museo del Gioiello, la Casa del Fumetto, la Casa di Alda Merini e molti altri. Oltre alla rete dei musei verrà ampliata anche quella delle biblioteche con contenuti altamente specializzati. Ulteriori provvedimenti saranno previsti per quanto riguarda il cinema, il teatro, e gli eventi della moda e del design.
Pisapia prevede l'istituzione di un "Assessorato alla Cultura" al fine di superare la frammentazione attuale in deleghe e competenze: attraverso l'istituzione dell'assessorato, la cultura seguirà un'unica visione strategica e coordinata, non più frutto di azioni slegate le une dalle altre. Inoltre Pisapia prevede la creazione di un grande Centro Interculturale Ansaldo dove le culture e i popoli del mondo possano incontrarsi e conoscersi, e gettare le basi per creare assieme. Gli spazi culturali della città, come ad esempio le biblioteche, devono diventare dei "rifugi anti-noia" all'interno di ogni quartiere e per farlo è necessario che restino aperti anche la sera e anche durante il week end.
Internazionalità
Per ciò che concerne l'appuntamento più importante che Milano ha in calendario nei prossimi anni, l'Expo 2015, anche qui le visioni dei due candidati risultano essere piuttosto divergenti. Pisapia, nel suo programma elettorale, si ferma ad analizzare il tema dell'Expo 2015 ovverosia "Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita" e il suo significato. A tal proposito, il candidato del centrosinistra ritiene che l'Expo debba essere un'occasione affinché Milano ponga in essere tutte le strategie ambientali e sociali di cui ha bisogno: insomma, Milano deve far proprio il tema dell'Expo da qui al 2015 e gli eventi e in contenuti in programma in città dovranno rispecchiare in toto tale tema.
Diversa la visione della Moratti che intravede nell'Expo un'opportunità per incrementare i posti di lavoro: ne prevede circa 61.000 in più ogni anno dal 2011 al 2015 nei settori viaggi e turismo, ospitalità e intrattenimento, costruzioni e engineering, attività creative, tecnologie ambientali, business services e finanza, educazione e ricerca. Non solo, a detta del sindaco uscente, tale occasione servirà a Milano per consolidare i rapporti scientifici con i 154 Paesi membri del Bie partecipanti alle esposizioni internazionali.
Curiosità formali
Nel programma della Moratti il sindaco uscente si rivolge al cittadino dando del lei. Così si legge nel preambolo al programma dopo che Letizia Moratti ha illustrato il principio di sussidiarietà: “per completare l’elenco la invito a leggere il programma.” E ancora “sono qui a chiederle di poter portare a termine quanto abbiamo avviato in questi anni, insieme.” Pisapia, invece fa largo uso del pronome "noi", sia in forma esplicita che sottintesa: "Noi lo faremo, risanando anche le condizioni materiali…" e anche "Candideremo Milano…"