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Ballottaggio Lettieri De Magistris: la scelta di Roberto Saviano

In una lettera scritta su La Repubblica, Roberto Saviano parla del ballottaggio a Napoli e si schiera apertamente con Luigi De Magistris. Una vittoria di Lettieri, secondo lo scrittore, consegnerebbe la regione a Cosentino.
A cura di Alfonso Biondi
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Autore di Gomorra

Un ballottaggio attesissimo, una sfida tra ideologie, un modo diverso di fare politica. Luigi De Magistris e Gianni Lettieri si contendono in queste elezioni amministrative la palma dei primo cittadino di Napoli, un'onorificenza che comporterà più oneri che onori, visto lo stato di degrado in cui versa la città. Al primo turno Lettieri ha portato a casa il 38,5% delle preferenze, De Magistris il 27,4%. Ma al ballottaggio può succedere di tutto con migliaia di voti che ballano in cerca di una destinazione. La situazione, come detto, è molto incerta e per convincere quei napoletani che a pochi giorni dal voto sono ancora incerti scendono in campo politici dei piani alti, giornalisti, artisti e chi più ne ha più ne metta. Anche i "napoletani famosi" si schierano dall'una o dall'altra parte; tra questi anche lo scrittore Roberto Saviano, uno che a Napoli c'è nato e che a Napoli vorrebbe tornarci. In una lettera pubblicata ieri su La Repubblica, l'autore scrive:

Spero di poter un giorno, dopo questi anni di lontananza forzata, tornare a Napoli, in una Napoli nuova. Ma se dovessero vincere i vecchi, i soliti poteri, se dovesse prevalere l'asse Lettieri-Cosentino, questo non accadrà.

[…]Deve essere chiaro a tutti, indipendentemente da quale sia l'idea politica di chi oggi vota a Napoli, che la candidatura di Gianni Lettieri rappresenta la continuità con la gestione di Nicola Cosentino. Non è solo il rapporto di vicinanza o il fatto che il candidato sindaco si presenti accompagnato da "Nicola o' Mericano", come lo chiamano a Casal di Principe. Ma la continuità tra i due è espressa dal programma, dal linguaggio, dalle posizioni sulle questioni economiche e amministrative del territorio.

Sa di essere una pistola puntata alla tempia dell'esecutivo. In mano sua ci sono molti voti facili, quelli dell'economia del cemento, dei muratori, dei geometri, dei capimastri, dei carpentieri e delle betoniere, di tutti coloro che senza appalti non vivono. Voti preziosi per il governo, per tamponare le perdite avute altrove. E poi il potere più prezioso: i rifiuti.

Per Saviano la vittoria di Lettieri consegnerebbe la Campania in mano a Cosentino, uno che a suo dire, "si divide tra processi e campagna elettorale, su cui pende una richiesta d'arresto per concorso esterno in associazione mafiosa, imparentato (senza mai pubblicamente prenderne le distanze) con una delle famiglie più potenti della camorra".

De Magistris, invece, rappresenta per lo scrittore un forte elemento di rottura col passato, uno che potrebbe mettere da parte "l'ingranaggio ventennale" della mala politica che ha governato la città.  Saviano cita ad esempio la differente gestione dell'emergenza rifiuti paventata dai due candidati: Lettieri ha più volte ribadito che avrebbe chiesto una legge speciale per venire a capo del problema e quindi "pieni poteri", insomma un'altra emergenza. De Magistris, invece, vuole tornare alla normalità, con la gestione ordinaria dei rifiuti, ma non solo di quelli. Per Saviano l'apprensione è quella di una regione strangolata da Cosentino, la speranza è quella di un rinascimento napoletano con De Magistris.

Una presa di posizione, quella di Saviano, netta, inequivocabile, che mette da parte una diplomazia che troppo spesso è figlia di un non volersi schierare. Parole lucide, a tratti rabbiose scritte pensando alla propria terra. Parole che infuocano ancora di più questa campagna elettorale che tra pochi giorni avrà finalmente un vincitore.

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