Ballottaggio 2011: la lettera di Berlusconi ai napoletani alla vigilia del voto
Che l'esito del ballottaggio a Napoli e Milano abbiano una valenza politica, oltre che amministrativa, oramai è fatto risaputo. Risaputo e confermato dall'ultima trovata del Presidente del Consiglio che, come per Milano, ha deciso di mettere la faccia (o meglio la firma) nelle elezioni comunali di Napoli. Alla vigilia dell'ultimo turno elettorale, che chiamerà i napoletani a scegliere tra l'imprenditore Gianni Lettieri e l'ex pm di Catanzaro Luigi De Magistris, Berlusconi torna alla ribalta per dire la sua e lo fa scrivendo una lettera, diffusa ai napoletani attraverso il sito del Pdl.
Con ampio uso della retorica, Berlusconi porta argomentazioni a vantaggio del centro destra e della sua azione di governo. Articola la quasi totalità della lettera attorno al nervo scoperto dei napoletani: l'emergenza rifiuti, che però emergenza non è, dato che le strade di Napoli soffrono la presenza di rifiuti e cassonetti stracolmi sin dai lontani anni '90. A tal proposito, Berlusconi nella sua lettera ai napoletani parla dell'intervento del 2008 e dell'emergenza attuale.
Il volto di Napoli mostrato in questi anni non è stato quello che da secoli il mondo ammira, è stato quello dei rifiuti e del degrado di una città incapace di garantire perfino la gestione di uno dei suoi servizi pubblici essenziali.
Come sapete bene il mio governo è intervenuto in una prima fase affrontando e superando l’emergenza, e supplendo alle manchevolezze e alle inadempienze delle amministrazioni locali e del Comune in particolare. Ha poi indicato un piano preciso di realizzazioni da completarsi in tre anni, un piano che l’amministrazione di sinistra non ha neppure cominciato a concretizzare.
L’esperienza ha mostrato che, non appena viene meno l’intervento straordinario dello Stato, l’amministrazione locale appare incapace di assolvere alle proprie responsabilità. Oggi infatti ci troviamo nuovamente in una grave emergenza, per risolvere la quale abbiamo dovuto mobilitare ancora una volta l’esercito.
Con una logica del tipo "Se A allora B", Berlusconi dopo aver riferito dell' efficacia (?) dell'azione di Governo scrive "A questo punto la scelta è nelle Vostre mani. Sta a Voi scegliere un’amministrazione e un sindaco all’altezza della situazione e cioè capaci di amministrare e di instaurare una buona collaborazione con gli altri enti locali e con il Governo centrale in maniera efficace e coerente.".
Poi arriva l'affondo diretto a Luigi De Magistris, candidato del centrosinistra o, come dice lo stesso Berlusconi, della "estrema sinistra rivoluzionaria, inquisitoria e giustizialista che rappresenta il peggio del sistema politico per di più priva di qualsiasi esperienza amministrativa."
Infine, termina con un ritratto del candidato del Pdl, Gianni Lettieri, un ritratto che sembra ricordare in parte la storia personale del premier e della sua "discesa in campo", secondo quanto si evince dalle sue stesse parole: "La nostra scelta invece è stata quella di un imprenditore napoletano, Gianni Lettieri, che nel proprio lavoro ha sempre dimostrato capacità, competenza e onestà, e ha deciso, per amore verso la sua città e verso i suoi concittadini, di mettere queste sue qualità al servizio di Napoli."
Il giorno della verità e ormai vicino e tutti i cittadini di Napoli e non, a prescindere dalle loro preferenze politiche, non possono non concordare con queste parole del premier: "Napoli è una grande città, con una storia che la avvicina alle grandi capitali europee, con straordinarie doti di intelligenza e di creatività." Proprio per tale ragione non resta che augurarsi che la nuova fase amministrativa, che avrà luogo da lunedì, dia nuova linfa a questa meravigliosa città, troppo spesso mortificata.