Ballottaggi 2011: Berlusconi a Napoli tra fischi, promesse calcistiche e attacchi a De Magistris
Dal G8 di Deauville al ballottaggio a Napoli. Ad accoglierlo gli applausi, ma soprattutto i fischi (come mostra il video di Repubblica) di una Piazza del Plebiscito tutt'altro che stracolma. Silvio Berlusconi arriva nel capoluogo campano per cercare di dare la sterzata decisiva alla campagna elettorale di Gianni Lettieri, che nei sondaggi appare in svantaggio rispetto al rivale Luigi De Magistris. Dopo il clou della serata col concerto di Gigi D'Alessio, il premier rassicura i napoletani su una questione sulla quale si era discusso negli ultimi giorni in ambiti calcistici: "Il Milan non prenderà Hamsik“. E a fargli eco è proprio il cantautore napoletano che, nonostante sia di fronte ai suoi concittadini, sembra aver accusato il colpo dopo gli "insulti e le minacce ricevuti da sinistra e Lega" che lo hanno portato a rinunciare al concerto di Milano pro-Moratti: "Hamsik non si tocca", afferma D'Alessio.
Passando agli argomenti politici, il Cav ci tiene a mettere le cose in chiaro: non intende mollare, né piegarsi a chi vuole farlo fuori "per sentenza", quindi "escludo nel modo più categorico" un eventuale crisi di governo nel caso in cui vengano sconfitti tutti e due i candidati di centrodestra a Milano (Letizia Moratti) e Napoli. Anche perché "solo pochi giorni fa, per l'ennesima volta, la Camera ha confermato la sua fiducia [decreto omnibus] ad una maggioranza nuova, quella che dopo la diaspora di Fini e Casini è numericamente inferiore ma politicamente più coesa di prima", ha detto il Cav nel corso dell'intervista con l'emittente locale Canale 21.
Poi si passa alle promesse elettorali. Si parla di una legge speciale per Napoli e dello stop alle demolizioni delle case abusive. Non può mancare un attacco a Luigi De Magistris, avvalendosi del tema a lui più caro: "Volete un sindaco famoso solo per aver mandato a processo degli innocenti? Un pm che non ha mai visto una causa e che è stato anche trasferito per incapacità?”.
La giustizia in Italia è una "patologia della democrazia", lo aveva detto nel corso della conferenza stampa della conferenza stampa conclusiva del G8. "Non è più tollerabile la situazione di interferenza di alcuni pm, che rivolgono a chi è eletto democraticamente accuse false", ha aggiunto Berlusconi, prima di tornare sul caso Obama: "Dovevo spiegargli, era mio dovere." A rispondergli è stato poi Bossi, a Varese per gli ultimi comizi elettorali. Berlusconi "ha un bel po’ di ragioni – dice il Senatùr – a volte ci sono troppi magistrati che tendono a sinistra, certo però che la gente poi non lo segue, perché chiede anche cose concrete come i posti di lavoro. Ma se parla solo di magistrati non ci guadagna".
Tornando a Piazza del Plebiscito, per stemperare la tensione accumulata nei giorni scorsi per i risultati incerti, Berlusconi tira fuori la verve goliardica minacciando Lettieri: "Se non fai quello che hai promesso tra un anno veniamo qui e ti prendiamo a calci”. Quindi chiusura col duetto con Gigi D'Alessio col quale intona ‘O surdato ‘nnammurato.