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Bagnasco: “Eutanasia e aborto gridano vendetta davanti a Dio”

Il numero uno della Cei in apertura del Consiglio Episcopale permanente: “Il bambino di oggi è sempre più aggredito, ridotto a materiale organico da trafficare”.
A cura di Redazione
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"Un bambino oggi è sempre più aggredito e ridotto a materiale organico da trafficare, a spettacolo crudele, o ad arma di guerra, quando non addirittura esposto all'aborto o alla tragica possibilità dell'eutanasia. Ciò grida vendetta al cospetto di Dio". È questo uno dei passaggi più controversi della lunga apertura del Consiglio episcopale permamente, i cui lavori sono cominciati oggi. Il leader della Cei ha poi avuto modo di passare in rassegna gli elementi dell'agenda politica italiana, spiegando poi la sua contrarietà ad una niziativa approdata ultimamente nelle scuole italiane. Si tratta dei volumi dal titolo "Educare alla diversità a scuola", iniziativa che secondo Bagnasco si muove in una logica distorta ed ideologica: "In teoria le tre guide hanno lo scopo di sconfiggere bullismo e discriminazione, ma in realtà mirano ad instillare nei bambini preconcetti contro la famiglia, la genitorialità, la fede religiosa, la differenza tra padre e madre. Parole dolcissime che sembrano oggi non solo fuori corso, ma persino imbarazzanti, tanto che si tende a eliminarle anche dalle carte".

Poi l'affondo ulteriore, sul tema dell'educazione: "Ma i genitori hanno ancora il diritto di educare i propri figli oppure sono stati esautorati? Si è chiesto a loro non solo il parere ma anche l'esplicita autorizzazione'? I figli non sono materiale da esperimento in mano di nessuno, neppure di tecnici o di cosiddetti esperti". Così l'arcivescovo di Genova chiosa: "Non corrompete i giovani con idee ed esempi che nessun padre e madre vorrebbero per i propri ragazzi".

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