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Badanti, raddoppiano le detrazioni fiscali: chi può accedere allo sconto

La Lega, presentando un emendamento al decreto Crescita, chiede di innalzare il limite di spesa per cui è possibile accedere alle detrazioni fiscali del 19% per chi paga una badante per l’assistenza di un familiare. Con la modifica il limite passerebbe da 2.100 a 4mila euro annui, con una detrazione che può quindi arrivare a 760 euro.
A cura di Stefano Rizzuti
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La Lega vuole aumentare – quasi fino a raddoppiarle – le detrazioni per le spese sostenute dalle famiglie per le badanti. Un emendamento al decreto Crescita, presentato nelle commissioni Finanze e Bilancio della Camera dei deputati, prevede che la soglia della spesa annuale detraibile per le spese sostenute dalle famiglie per le badanti per assistenza personale salga fino a un massimo di 4mila euro. La detrazione Irpef per questo tipo di spese è del 19% per i contribuenti. E la detrazione sarà applicabile anche nella prossima dichiarazione dei redditi, come ricorda Il Sole 24 Ore annunciando la novità su cui punta la Lega.

Come funziona la detrazione per le badanti

Ad oggi chi paga l’assistenza per i suoi familiari può avere accesso a detrazioni Irpef per un massimo di 2.100 euro. A questa cifra si può applicare, quindi, una detrazione del 19% nella dichiarazione dei Redditi o nel 730. Il che vuol dire che è possibile riavere indietro fino a un massimo di 399 euro in un anno. Con l’eventuale approvazione dell’emendamento presentato dalla Lega e depositato mercoledì 15 maggio, a cambiare è l’importo massimo della detrazione. Lo sconto è sempre del 19%, ma cresce – quasi fino a raddoppiare – la soglia massima detraibile, che passa da 2.100 a 4mila euro. Per una detrazione massima di 760 euro, corrispondente al 19% di 4mila euro.

Chi può accedere alla detrazione

Le detrazioni per le spese sostenute per familiari che ricevono assistenza dalle badanti valgono per i casi di non autosufficienza negli atti di vita quotidiana. Per dimostrare la non autosufficienza serve una certificazione rilasciata dal medico. Inoltre, non può accedere alle detrazioni che ha un reddito totale superiore ai 40mila euro, cifra in cui rientrano anche eventuali redditi di fabbricati soggetti a cedolare secca sugli affitti. Sulla base di quanto riporta una vecchia circolare dell’Agenzia delle Entrate con le specifiche del caso, vengono considerate non autosufficienti le persone che non sono in grado di assumere alimenti, deambulare, indossare indumenti, provvedere al loro igiene personale, espletare funzioni fisiologiche. Inoltre vengono accomunati a chi non è autosufficiente anche coloro i quali abbiano bisogno di sorveglianza continuativa.

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