“Azzolina bocciata”, striscione della Lega esposto in Aula durante il dibattito sul decreto Scuola
Bagarre alla Camera durante l'esame del decreto Scuola, la cui votazione definitiva non ci sarà prima di domani mattina. I deputati della Lega hanno esposto uno striscione su cui campeggiava la scritta "Azzolina bocciata", e hanno urlato cori "vergogna, vergogna", verso la maggioranza. Un messaggio indirizzato dai deputati leghisti contro la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina, seduta sui banchi del governo, al termine dell'intervento del capogruppo Ricardo Molinari. Il presidente di turno Ettore Rosato ha invitato più volte e invano i colleghi a rimuovere lo striscione, ma ha dovuto disporre una breve sospensione della seduta per ristabilire l'ordine.
La protesta è stata "una sceneggiata" secondo la deputata Pd Patrizia Prestipino. Il collega dem Enrico Borghi accusa i leghisti di aver invaso banchi dei dem, aggiungendo che l'Aula "non può diventare l'anticamera di uno stadio". Alcuni deputati della Lega hanno attraversato rapidamente l'emiciclo e sono saliti sui banchi del Pd per fotografare i colleghi che mostravano lo striscione e poter postare la foto sui social. Lo scontro è avvenuto dopo ore di ostruzionismo, a cui ha partecipato anche FdI sul decreto, un ostruzionismo che ha portato a un rallentamento dei lavori. La Lega sta protestando anche perché sul provvedimento il governo ha posto la fiducia.
Durante il suo intervento il leghista Riccardo Molinari ha detto che la "Lega è in Aula da 24 ore per dire no allo sfacelo della scuola che il ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina sta per lasciare in eredità a insegnanti, studenti e genitori". Secondo il Carroccio non c'è alcuna chiarezza su come riapriranno le scuole a settembre, e le risorse stanziate per adeguare l'edilizia scolastica alle nuove esigenze di sicurezza anti contagio, che prevedono un distanziamento tra i banchi di almeno un metro, sono insufficienti.
"Taglio delle cattedre e conseguente contrazione del numero dei docenti che porterà ad un anacronistico accorpamento delle classi che va contro le linee guida degli esperti della stessa Azzolina. Stesso triste destino per le scuole paritarie: 900 mila alunni, 130 mila lavoratori e 13 mila istituti abbandonati al loro destino. La Lega continua la sua battaglia in aula al fianco di insegnanti e studenti. Peccato che il ministro Azzolina si sia visto pochissimo in aula…", ha aggiunto Molinari.