Azzolina: “Attenti a dire che la DAD è superata, su chiusura scuole temo le scelte dei governatori”
"Ci sono cose positive che sono state fatte, ma avrei gradito che l'organico Covid di 70mila persone in più previsto lo scorso anno fosse stato mantenuto e invece questo non è stato fatto". Così l'ex ministra dell'Istruzione e deputata M5S Lucia Azzolina in un'intervista a Fanpage.it sulle misure prese dal governo per affrontare l'epidemia del Coronavirus nelle scuole, alla ripresa dell'anno scolastico. Azzolina non risparmia critiche al suo successore, Patrizio Bianchi.
"No al Green Pass obbligatorio per gli studenti"
Nell'intervista, Azzolina commenta l'introduzione dell'obbligo del Green Pass per il personale scolastico e per le persone esterne che entrano nelle aule. A proposito del ruolo di controllo che dovranno esercitare i dirigenti scolastici, l'ex ministra – tra l'altro recente vincitrice del concorso pubblico per diventare preside – dice: "Credo che i dirigenti scolastici dovrebbero avere delle risorse di personale in più per gestire questa situazione.
Azzolina invece si dimostra scettica circa l'idea di estendere l'obbligo di Green Pass (e un domani, magari, quello del vaccino) agli studenti sopra i dodici anni: "Ho molte perplessità, perché non sceglierebbero i ragazzi se vaccinarsi o meno, ma i genitori. Si rischierebbe di penalizzare molto alcuni studenti, loro malgrado". Su questo tema, la deputata 5 Stelle conclude: "Serve massima cautela, diritto allo studio e diritto alla salute vanno di pari passo".
"Contro le classi pollaio, Bianchi non ha fatto abbastanza"
Azzolina avanza dubbi anche sulla scelta del governo di sperimentare un sistema di screening con i tamponi salivari in un gruppo di scuole cosidette "sentinella". "Non è sufficiente – dice l'ex ministra -, penso che la chiave sia un immediato intervento dell'Asl con i tamponi, appena c'è un positivo in classe. Questo l'anno scorso non è successo".
Nell'estate 2020, Azzolina fu investita dalle polemiche per la decisione di acquistare circa 450mila "banchi a rotelle", da usare come uno dei mezzi per garantire il distanziamento nelle aule. Anche con il nuovo anno scolastico, il problema del sovraffollamento delle classi non sembra risolto, tanto che il ministero dell'Istruzione ha previsto la possibilità di derogare alla distanza di un metro tra gli studenti, in alcune situazioni.
"Questa misura non mi convince, servirebbe massima prudenza", attacca Azzolina e prosegue: "si potevano cercare nuovi spazi e avere più personale scolastico, ma questo non è stato fatto". Qui l'ex ministra torna sul mancato rinnovo del personale Covid: "a causa di ciò, alcune classi che l'anno scorso si erano sdoppiate, quest'anno si stanno rimettendo insieme creando non pochi problemi".
"Ho paura che i governatori chiudano le scuole"
Il ministro dell'Istruzione Bianchi, però, ha rivendicato un consistente aumento rispetto al passato degli insegnanti immessi in ruolo e ha anche garantito che tutti i supplenti annuali saranno in cattedra fin dal primo giorno di lezioni. Azzolina conferma che le assunzioni di docenti sono maggiori rispetto all'anno scorso, ma rivendica: "è stato fatto un concorso straordinario dal governo Conte due, ora si stanno assumendo i vincitori". Sulle supplenze, l'esponente M5S è più scettica: "Leggiamo tante storie da tutta Italia in cui l'algoritmo che avrebbe dovuto dire a ogni singolo docente dove prendere servizio ha fallito".
I dubbi di Azzolina riguardano anche gli annunci sul definitivo superamento della didattica a distanza. "Credo che dobbiamo tutti lavorare perché la Dad venga scongiurata, ma in alcuni casi ci sarà necessariamente", dice l'ex ministra. E continua: "Temo molto le decisioni che i presidenti di regione potranno assumere. Come l'anno scorso, i governatori potranno continuare a chiudere le scuole se lo vogliono. Quindi a malincuore dico che sarei molto molto prudente prima di affermare: non ci sarà più la Dad".
La chiusura dell'intervista è affidata a una riflessione su come è cambiato il mondo della scuola negli ultimi due anni. Secondo diversi commentatori, infatti, il sistema scolastico non sta riuscendo a trasformare l'emergenza Covid in un'opportunità per correggere i difetti anche dell'era pre-pandemica. "Un cambio di passo in parte c'è stato, pensiamo alla digitalizzazione", ribatte Azzolina. Il punto chiave per l'ex ministra è non tornare all'epoca dei tagli all'istruzione: "Bisogna investire e programmare. Dobbiamo provare a prendere gli aspetti positivi che, ahimè, il Covid ci ha dato, mantenerli e implementarli".