Autostrade: quali sono i 20 ponti a rischio crollo in Italia
Sono venti i ponti a rischio in Italia: nell’inchiesta della procura di Genova, racconta oggi Repubblica, ci sono 18 viadotti pericolosi sulle autostrade tra la Liguria e il Piemonte, tra cui il Pecetti e il Fado sulla A26, chiusi lunedì sera; uno, il Paolillo, sulla Napoli-Canosa di Puglia; l’altro, il Moro, a Pescara, sulla Bologna-Taranto. In tale ottica fa discutere soprattutto la valutazione trimestrale pubblicata da Aspi ad ottobre secondo la quale il Pecetti e il Fado non figurano neppure con un voto 50, di basso rischio. “Ma per i nostri consulenti tecnici — afferma invece il procuratore di Genova Cozzi — sono da classificare a 70, cioè con pericolo elevato”. E anche in tal senso il pm Walter Cotugno (titolare dell’inchiesta sui falsi report) afferma che “Autostrade e Spea, delegata al monitoraggio, non hanno il controllo sulla sicurezza dei viadotti”.
Tutti i venti ponti a rischio in Italia
Sotto la lente dei magistrati sono finiti il viadotto Vegnina (A26, passato da 50 a 60), viadotto Coppetta (A7 da 50 a 70), Ponticello ad Archi (A10 da 50 a 70), sottovia Schiantapetto (A10 da 50 a 60), viadotto Biscione (A26 da 50 a 60), ponte Scrivia (A7 da 50 a 70), ponte statale del Monferrato (A26 da 50 a 60). E, ancora: Rocce Nere (A26, rimasto a 50), il Bormida (A26 adesso a 70), lo Stura 5 (A26 voto 50). Infine, ci sono il Gargassa (A26), il Busalla (A7), il Coppetta (A7, voto 70), il Veilino, il Bisagno e il Sori (tutti in A12). Senza dimenticare i già citati Pecetti e Fado, e ancora il Paolillo e il Moro.
Revoca concessioni ad Atlantia è in dirittura d'arrivo, lo dice Conte
E anche il premier Giuseppe Conte mette nel mirino Autostrade. L'iter per la revoca della concessione ad Atlantia (controllante di Autostrade per l'Italia) – tecnicamente, la caducazione della convenzione – “è in atto” e “non si è mai interrotta”. Così il presidente del Consiglio in una conferenza stampa a Palazzo Chigi, intervenendo sul tema della revoca delle concessioni autostradali. “Da quando è stata contestata ad Aspi, in oggettivo inadempimento dovuto al crollo del Ponte Morandi, quella procedura è andata avanti”, ha assicurato Conte.
“Stiamo acquisendo continuamente elementi presso il Mit, man mano che vengono fuori perizie ed elementi. E adesso possiamo anticipare che siamo pressoché in dirittura di arrivo”, ha aggiunto, ribadendo che il procedimento amministrativo “è in corso, adesso si tratta di tirare le fila, e come sempre detto non faremo sconti. Il nostro obiettivo è tutelare non un interesse privato ma quello pubblico, di tutti i cittadini”.
A26 riaperta in entrambi i sensi
Nel frattempo, nel corso di un incontro con il ministro delle Infrastrutture Paola De Micheli l'Ad di Aspi Roberto Tomasi ha illustrato le misure adottate per accelerare ulteriormente il Piano nazionale di interventi sulla rete autostradale. Per quanto riguarda l'A26, Tomasi ha evidenziato che "nella notte è stata attivata una deviazione di carreggiata che consente lo scorrimento dei veicoli in entrambe le direzioni di marcia, senza percorrere i viadotti Fado Nord e Pecetti Sud, dove sono in corso verifiche tecniche sulla base di un rigoroso principio di cautela". Infine il ministro De Micheli è intervenuto anche su quanto accaduto sulla A6 dove domenica scorsa è letteralmente crollato un pezzo di un viadotto: "Sull’episodio del crollo del viadotto A6: non era in mano al concessionario Aspi, ma ad Autostrade dei Fiori ed è avvenuto per effetto di una frana. Sono in corso di verifica i movimenti della frana per evitare che possa avere impatto sui piloni dell’altro viadotto. Fino a quando non avremo certezze su questo non apriremo altro viadotto. Fra oggi e domani completeremo le verifiche sulla frana".