Autostrade, Aspi blocca l’aumento dei pedaggi per altri due mesi
Niente aumento delle tariffe dei pedaggi per Autostrade per l’Italia. Il blocco delle tariffe viene previsto per altri due mesi e riguarda gli incrementi inizialmente previsti per il 2019. “Il consiglio di amministrazione di Autostrade per l’Italia, in considerazione degli inviti del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha deliberato di sospendere ulteriormente, in via volontaria, l’incremento tariffario relativo all’anno 2019 per ulteriori 2 mesi”, secondo quanto comunicato proprio da Aspi. Che ha quindi accolto gli inviti rivolti dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per andare in tal senso.
M5s vuole la revoca delle concessioni
Il Movimento 5 Stelle non fa passi indietro, però, sulla questione della revoca delle concessioni per Autostrade. Anzi, oggi il neo-nominato sottosegretario al Mit, Giancarlo Cancelleri, rilancia con un post sul blog delle stelle la richiesta di revoca in seguito anche a quanto emerso dall’inchiesta sul Ponte Morandi. “Oggi – scrive Cancelleri – sono emersi nuovi dettagli che hanno portato alla richiesta di 9 misure cautelari. 2 tecnici di Aspi e 6 tecnici di Spea, la controllata di Autostrade per l’Italia che si occupa del monitoraggio della rete autostradale, falsificavano i report sulle condizioni delle infrastrutture insieme ad un consulente esterno. L’obiettivo era giustificare la mancata manutenzione e gli scarsi investimenti. Ancora più vergognoso è che la falsificazione è proseguita indisturbata anche dopo il crollo del Ponte Morandi”.
Cancelleri ribadisce che la politica ha “la responsabilità di garantire ai cittadini che episodi di questo genere non accadano mai più. Chi ha causato la morte di 43 persone non può continuare a gestire le nostre strade! Il nostro imperativo è proseguire sul percorso tracciato dall’ex ministro Toninelli, ossia quello della revoca delle concessioni ai Benetton. Altra strada non c’è”. A questo si affiancherà una “revisione generale del sistema delle concessioni nel nostro Paese”. Il post si chiude con un messaggio molto chiaro: “Chi fino ad oggi ha pensato solo a riempirsi le tasche senza preoccuparsi della sicurezza di milioni di italiani, dovrà essere allontanato il prima possibile dalle concessioni pubbliche senza se e senza ma”.