Autonomia differenziata, M5s vuole escludere la scuola, Valditara: “Non toccheremo programmi e contratti”
Durante il Question time di oggi alla Camera il M5s ha chiesto al ministro dell'Istruzione e del Merito Valditara di eliminare la scuola dagli ambiti che saranno interessati dal progetto dell'autonomia differenziata, perché la riforma secondo i pentastellati, ma non solo, aggraverebbe le diseguaglianze territoriali che già esistono nel sistema istruzione.
"Chiediamo al ministro Valditara di escludere la scuola dall'attuazione dell'Autonomia differenziata. Lunedì scorso abbiamo incontrato i sindacati della scuola e condiviso fortissime preoccupazioni. Per la specificità del sistema di istruzione è assurdo ragionare di Lep, in quanto la scuola non produce beni materiali o prestazioni misurabili e i bisogni variano da un contesto territoriale all'altro. Ma soprattutto l'Autonomia differenziata finirebbe per aumentare le diseguaglianze, limitare la libertà di insegnamento e non garantire il diritto allo studio. Lo scenario che si presenta è: un organico regionale del personale scolastico, bandi di concorso regionali, regionalizzazione della dirigenza scolastica, contratti regionali, differenziazione degli stipendi su base territoriale, conseguenze sulla mobilità. Insomma lo spaccamento del sistema scolastico nazionale, con il divario Sud-Nord che non potrebbe che aumentare. Inoltre la diffusione uniforme di scuole dell'infanzia e tempo pieno sarebbe definitivamente negata, il valore legale del titolo di studio sarebbe compromesso e le regioni potrebbero decidere autonomamente su programmi, strumenti e risorse", ha detto oggi in Aula la capogruppo M5s in commissione Istruzione alla Camera Anna Laura Orrico, intervenendo nel corso del Question time alla presenza del ministro Valditara.
La risposta del ministro Valditara
“Va precisato che la materia istruzione rientra a pieno titolo tra quelle per le quali la nostra Costituzione prevede ulteriori forme e condizioni particolari di Autonomia. Posso subito peraltro sottolineare come io ho più volte escluso che possa essere in qualche modo intaccato il contratto nazionale, che non verrà mai messo in discussione. Così anche questa polemica sui programmi scolastici. A parte l’Autonomia delle scuole, voglio ricordare che c’è una giurisprudenza costituzionale che vi inviterei a conoscere che stabilisce essere i programmi materia dello Stato”, è la risposta del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.