Autonomia differenziata, bocciata mozione opposizioni, Conte: “Fermate questo progetto sciagurato”
Il cammino dell'autonomia differenziata non si blocca, il governo non è disposto a concedere alle forze di minoranza alcuna pausa di riflessione. In Parlamento si votava oggi la mozione unitaria delle opposizioni sull'autonomia differenziata, che è stata parzialmente bocciata pochi giorni fa dalla Consulta, la quale, pur considerando legittima la legge nel suo complesso, ha bollato come incostituzionali alcuni punti specifici molto importanti del testo, in riferimento ai Lep.
"Vi chiediamo di fermarvi. Fermatevi con questo progetto sciagurato e scombinato. Questo progetto produrrebbe l'effetto di impoverire le aree già impoverite, di distruggere quelle a rischio spopolamento. Perché vi siete incaponiti con questo progetto? È un progetto che la Corte costituzionale ha distrutto, ma voi state facendo finta di nulla. State fischiettando. Ma l'avete letto il comunicato della Consulta?", dice il leader del M5s Giuseppe Conte in un intervento nell'Aula della Camera durante le dichiarazioni di voto sulla mozione.
Il testo della mozione unitaria delle opposizioni sull'autonomia
La mozione, bocciata con 155 voti contrari, 124 favorevoli e 2 astenuti, conteneva alcune richieste, legate alla necessità di definire i livelli essenziali delle prestazioni (LEP) prima di procedere con il trasferimento delle competenze alle Regioni, per garantire il rispetto dei diritti civili e sociali su tutto il territorio nazionale, evitando di ampliare le disuguaglianze tra aree più ricche e aree più svantaggiate, soprattutto nel Mezzogiorno. Il testo unitario sottolineava inoltre l'urgenza di creare un fondo perequativo per ridurre le disparità economiche e infrastrutturali tra le regioni. Un altro punto cruciale riguardava il controllo del governo centrale su materie strategiche come la sanità, l'istruzione, l'energia e la tutela ambientale. Inoltre le opposizioni ritengono che il trasferimento di competenze in questi ambiti possa compromettere l'unitarietà delle politiche nazionali, con il rischio di frammentare ulteriormente il quadro normativo e di esasperare i divari territoriali.
La mozione chiedeva anche maggiore trasparenza e monitoraggio nelle procedure di attuazione, con l'introduzione di verifiche periodiche per prevenire squilibri e inefficienze. Parallelamente, si invitava a preservare il ruolo centrale dello Stato e del Parlamento nella supervisione di queste riforme. Infine, si evidenziava che l'autonomia differenziata non deve in alcun modo mettere a rischio il principio di unità e indivisibilità della Repubblica, sancito dalla Costituzione, né generare nuove diseguaglianze tra i cittadini in base alla loro residenza.
Dopo il voto che ha respinto la mozione, dai banchi delle opposizioni, i deputati hanno mostrato i tricolori e cantato l'inno di Mameli.
Cosa ha detto Conte nel suo intervento in Aula
"I pilastri della riforma sono stati demoliti dalla Corte Costituzionale – sottolinea tra gli applausi – ma secondo voi c'è un paese che ha realizzato un progetto di Autonomia differenziata così radicale? Neppure nei Land tedeschi hanno realizzato un progetto cosi' spinto di Autonomia differenziata, neppure le autonomie spagnole hanno la devoluzione di intere materie. È possibile che la sia la Corte Costituzionale che vi debba spiegare su sollecitazione della nostra Alessandra Todde che le Regioni a statuto speciale non possono essere compresse i loro diritti di Autonomia, voi che siete autonomisti? E allora io mi chiedo cosa c'è dietro tutto questo disegno".
"Ministro Calderoli – ha detto Conte rivolgendosi al rappresentante del governo che ha firmato la legge, presente in Aula – lei ha dimostrato anche una qualche furbizia sul piano degli accodamenti normativi e legislativi, però lo sa bene che qui alla fine sul terreno quel che rimane è solo il vostro pressapochismo, il vostro dilettantismo, che unito all'arroganza produce effetti perniciosi per gli italiani".
Secondo Conte, "dalla Corte costituzionale le parti che sembrano di primo acchito salvate in realta' sono tutte rilette e quindi salvate in termini di costituzionalità a patto che siano reinterpretate secondo un'interpretazione costituzionalmente orientata. Dunque, "qual è la logica politica che ha ispirato", questa legge, si domanda. "Io capisco che la Lega e' nata su basi autonomiste – aggiunge – ma quel che non capiamo e' come mai un partito che ha la fiamma tricolore ancora orgogliosamente nella propria bandiera come Fratelli d'Italia, un partito che si autodefinisce di patrioti, abbia potuto sottoscrivere un progetto del genere. Come l'abbia potuto fare anche Forza Italia che pure dimostra di voler di avere una visione unitaria del Paese",
"Datevi una pausa politica e recuperate i momenti più duri della nostra storia, dalle alluvioni alle pandemie, in cui abbiamo visto volontari e quello spirito comune di appartenenza che ci fa sentire tutti cittadini italiani. Avete giocato a dividere e frammentare l'Italia, ora datevi una pausa e può essere che ritornerete qui in questa aula avendo recuperato quel senso di comunita' nazionale di spirito di appartenenza a un comune e unico destino. Viva l'Italia una e indivisibile, l'Italia solidale".