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Fassina: “L’aumento delle tasse? Una bufala”

Polemiche sulle rilevazioni della Cgia che vogliono un aumento della tassazione per le famiglie. Il viceministro Fassina: “Falso, la misura non colpisce le famiglie”.
A cura di Redazione
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Ieri i dati della Cgia di Mestre avevano aperto un vero e proprio caso politico. Secondo i calcoli, infatti, la legge di stabilità avrebbe provocato un aggravio sostanziale della tassazione per 1,1  miliardi di euro: una somma originata dalla verifica dell'impatto economico del provvedimento voluto da Fabrizio Saccomanni che vede 6,227 miliardi di nuove imposte e 5,119 miliardi di sgravi fiscali e contributi. Un saldo (che il segretario degli artigiani di Mestre giudica addirittura passibile di peggioramento) che non convince affatto il viceministro dell'economia Stefano Fassina.

L'esponente del Partito Democratico, infatti, con una nota ha provato a spiegare il perché i calcoli della Cgia sono inesatti: "Non ci sono aumenti di tasse per le famiglie, che anzi beneficeranno di una riduzione di 1,661 miliardi di euro. L'aumento complessivo di imposte per il 2014  è dovuto a 2,6 miliardi di maggiori entrate dalle banche. Un aumento una tantum che si tradurrà negli anni successivi in una riduzione di imposte per le perdite su crediti inesigibili a famiglie e imprese. Una misura finalizzata a eliminare ostacoli all'accesso al credito bancario". Insomma, anche complessivamente, nel lungo periodo la tassazione è destinata a calare e in ogni caso il lavoro del Parlamento in sede di conversione del provvedimento potrebbe modificare alcuni aspetti ed alleviare il carico sulle famiglie. Purché a saldi invariati, non serve nemmeno ribadirlo.

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