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Aumento stipendio statali, il M5S accusa: “Vogliono comprarvi il voto, non cascateci”

Il senatore Crimi: “Sbloccati 4 giorni prima del voto: non cascateci, quello è un vostro diritto”. Di Maio insiste con la pensione di cittadinanza: “Le risorse? Basta che anche i parlamentari del Pd si taglino lo stipendio”
A cura di Giorgio Scura
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ROMA – "Statali, l'aumento di stipendio è un vostro diritto: non fatevi fregare da chi vuole comprare il vostro voto!". Così il senatore M5S Vito Crimi, su Fb dove commenta il rinnovo del contratto per gli statali. "Il governo Renziloni prosegue la tradizione dei suoi predecessori: tenta di comprare i voti dei cittadini spacciando per ‘rivoluzione' l'attuazione di diritti sacrosanti. E' sempre la stessa storia. Sospendono per anni i nostri diritti, costringendoci all'attesa con il bastone e la carota".

"E' – continua Crimi – quello che sta succedendo con i dipendenti pubblici: "Per 8 anni i governi Berlusconi, Monti, Letta, Renzi e Gentiloni hanno bloccato i loro stipendi. Poi, alla vigilia del referendum costituzionale del dicembre 2016, viene ‘annunciato' lo sblocco. Ma solo annunciato: avendolo clamorosamente perso, il referendum, si son guardati bene dal mantenere subito la promessa. Sapevano che i cittadini l'avrebbero dimenticata presto, e sapevano che gli sarebbe servita per le elezioni, perciò hanno aspettato ancora. E adesso, dopo un anno e mezzo, arriva lo sblocco con tanto di data: casualmente il 28 febbraio, 4 giorni prima del voto. Non cascateci".

Di Maio: "Pensione cittadinanza concreta e con coperture"

"E' curioso che la nostra proposta di dare una "pensione di cittadinanza" a chi vive sotto la soglia minima di povertà, di cui ho parlato ieri mattina, venga derisa proprio dai parlamentari del Pd, cioè dai rappresentanti di quel partito che in teoria dovrebbe dimostrare una certa sensibilità verso temi come la povertà e l'emarginazione sociale. Ma evidentemente l'unico tema a cui sono rimasti sensibili sono i loro privilegi". Lo scrive, in un post sul blog di Beppe grillo, il candidato premier M5S Luigi Di Maio. "Se queste persone si tagliassero lo stipendio o rinunciassero al vitalizio, come abbiamo fatto noi del MoVimento 5 Stelle, trovare le coperture per dare una pensione decente ai tanti anziani che non arrivano a fine mese non sarebbe un problema. Io sono stufo di un Paese in cui i soldi per i vitalizi e gli stipendi d'oro ci sono sempre, mentre per i cittadini non ci sono mai e non accetto di vedere un anziano che dopo una vita di sacrifici non può nemmeno fare la spesa o comprare le medicine. E questa non è retorica: qualche settimana fa sono stato all'associazione Pane Quotidiano a Milano e ho visto con i miei occhi tanti pensionati fare la fila per mangiare un pasto caldo", spiega Di Maio che sottolinea: "La nostra proposta è una risposta concreta a tante situazioni come queste: è un'integrazione per un pensionato che ha un assegno inferiore ai 780 euro mensili o ai 1170 euro se si tratta di una coppia. E' una misura contenuta dentro il reddito di cittadinanza e le coperture ci sono, le presenteremo domenica a Pescara insieme a tutte le altre", conclude.

In diretta Facebook da Nero Giardini

"Questo è uno degli stabilimenti più avveniristici che ci sono in Italia. Enrico (Brancalente, ndr) e Nero Giardini producono valore, mi ha aperto le porte della sua azienda. Nelle stesse ore in cui qui parlavamo di abolire gli studi di settore, lo spesometro, di fare investimenti per abbassare il costo del lavoro, Silvio Berlusconi diceva che gli imprenditori odiano il M5S. A me non sembra. A me sembra che noi ci stiamo occupando dei problemi delle aziende che lui ha tradito e lui quando è stato al governo si è fatto solo gli affari suoi tradendo il programma della rivoluzione liberale". Lo afferma, in un "messaggio" a Silvio Berlusconi via facebook, il candidato premier M5S Luigi Di Maio. "La smentita a Berlusconi arriva in diretta da centinaia di imprenditori che sono qui ad ascoltare il programma M5S. E ce ne saranno decine, candidati negli uninominali", spiega Di Maio.

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