Aumento pensioni, a settembre 2023 maxi assegno: a chi spetta e quando si può ritirare
A settembre 2023 le pensioni avranno un aumento, dovuto a conguagli fiscali che dovrebbero più che bilanciare le trattenute Irpef. Le modifiche agli assegni pensionistici saranno al centro del dibattito per la prossima manovra, con poca possibilità da parte del governo di intervenire sia sull'uscita anticipata che sulle pensioni minime. Nel frattempo, però, i pensionati possono perlomeno aspettare un aumento temporaneo questo mese.
Le trattenute Irpef di settembre nel cedolino
Nella pensione erogata a settembre ci sarà prima di tutto una serie di trattenute. Quella dell'Irpef mensile, ma anche le addizionali regionali e comunali che sono relative al 2022. In più, la trattenuta per l'addizionale comunale in acconto per il 2023 viene trattenuta tutti i mesi da marzo a novembre, quindi anche a settembre sarà presente nel cedolino.
Ci sarà anche il recupero delle trattenute Irpef del 2022. La stima è che i pensionati che ricevono meno di 18mila euro all'anno dovrebbero avere, a seguito del ricalcolo dell'Irpef, un debito aggiuntivo di circa 100 euro, da pagare (tramite trattenute) a rate fino a novembre. Per chi ha una pensione sopra questa soglia, o comunque ha un debito inferiore ai 100 euro, la situazione è già stata sistemata nei mesi scorsi (nell'assegno di marzo), e le cedole sono state azzerate se le imposte erano superiori alle capienze, quindi non ci saranno ulteriori recuperi.
Pensioni minime e conguaglio 730, gli aumenti della pensione
A settembre ci sarà il conguaglio della 730, se il pensionato in questione ha scelto l'Inps come sostituto d'imposta e se la dichiarazione è stata presentata entro il 30 giugno di quest'anno. Gli eventuali rimborsi spettanti saranno accreditati direttamente sul cedolino della pensione.
In più, per chi ha la pensione minima arriverà il salto – per alcuni già partito nel mese di luglio – con l'aumento previsto nella scorsa legge di bilancio. Per gli over 75, l'assegno salirà in prossimità dei 600 euro (per la precisione 599,82 euro) grazie all'incremento del 6,4%. Per chi ha meno di 75 anni invece, l'aumento sarà solo dell'1,5% e porterà l'assegno base a 572,20 euro. Le pensioni minime saranno discusse anche nella prossima manovra, dato che grazie all'inflazione nel 2024 tutti gli assegni saranno stabilmente sopra i 600 euro e Forza Italia chiede che si faccia uno sforzo per portarli più, verso i 700 euro al mese.
Quando viene pagata la pensione a settembre 2023
Le date dei pagamenti delle pensioni a settembre 2023 seguiranno lo schema dei mesi precedenti. Per ritirare il contante o l'assegno negli uffici postali si seguirà l'ordine alfabetico: venerdì 1 settembre si inizia con i cognomi A e B, sabato 2 settembre (solo la mattina) con C e D, lunedì 4 settembre da E a K, martedì 5 settembre da L a O. Poi mercoledì 6 settembre i cognomi da P a R. e infine giovedì 7 settembre i cognomi dalla S alla Z. Invece, chi riceve la pensione sul proprio conto corrente non dovrà fare niente.