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Aumento di 5 centesimi della benzina per la riforma della protezione civile

Il CdM ha approvato la nuova riforma della protezione civile, tra i vari provvedimenti una nuova accisa sulla benzina in caso di emergenze a cui si potrà aggiungere un aumento dell’imposta regionale sulla benzina di altri 5 centesimi al litro.
A cura di Antonio Palma
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Il CdM ha approvato la nuova riforma della protezione civile, tra i vari provvedimenti una nuova accisa sulla benzina in caso di emergenze a cui si potrà aggiungere un aumento dell’imposta regionale sulla benzina di altri 5 centesimi al litro.

Il Consiglio dei Ministri ha dato oggi il primo via libera preliminare alla nuova riforma della Protezione civile, tra gli interventi previsti anche la possibilità di una nuova accisa sulla benzina per un valore massimo di cinque centesimi di euro per finanziare gli interventi di emergenza. Tramontata definitivamente l'ipotesi di una tassa sugli sms, mentre confermata la possibilità per le Regioni interessate dall'emergenza di aumentare l’imposta regionale sulla benzina di loro competenza fino ad un massimo di cinque centesimi per litro.

La nuova accisa scatterà automaticamente quando finiranno le risorse ordinarie – La nuova accisa non scatterà immediatamente, ma solo nel caso di una dichiarazione dello stato di emergenza e solo dopo che saranno esaurite le risorse ordinarie e straordinarie del fondo nazionale di protezione civile. Come si legge nella nota diffusa da Palazzo Chigi "qualora sia utilizzato anche il fondo spese impreviste" scatterà immediatamente e obbligatoriamente il nuovo aumento della benzina e dei carburanti in generale. In più le Regioni avranno la possibilità di decidere autonomamente un ulteriore aumento sulla benzina sempre per un valore massimo di cinque centesimi al litro.

Il Codacons calcola un aumento di 73 euro all'anno per ogni automobilista – La decisione Il nuovo aumento della benzina sarà formalizzato definitivamente insieme alla riforma della protezione civile dal CdM dopo l’esame da parte della Conferenza Unificata che si terrà il 19 aprile. Ma la decisione del Governo non è piaciuta alle associazioni dei consumatori che con questo ennesimo rincaro dei carburanti avvertono che ormai la spesa per gli automobilisti sta diventando insostenibile. Il Codacons ha calcolato che con questo aumento si "determinerebbe un aggravio di spesa pari ad almeno 73 euro annui ad automobilista solo di costi diretti" per non parlare dei prezzi al dettaglio in tutti i settori.

Le associazioni dei consumatori annunciano battaglia – "Un provvedimento folle" per il Presidente Carlo Rienzi deciso inoltre in un periodo che vede i prezzi schizzare a livelli record che sfiorano i due euro al litro. Dello stesso avviso anche l'Aduc che ricorda come un aumento del genere si ripercuoterà sui trasporti e sui beni con conseguenze nefaste sui consumi dei cittadini. Le associazioni avvertono che sono pronti ad usare tutti gli strumenti "per evitare l'ennesima stangata a danno dei cittadini".

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