Aumenta la disoccupazione giovanile, calano gli occupati: in Italia è di nuovo emergenza lavoro
Calano gli occupati, aumenta il tasso di disoccupazione generale, sono sempre di più i giovani senza lavoro. Sono questi, in estrema sintesi, i dati rilasciati dall’ISTAT relativamente a occupati e disoccupati nel mese di maggio, che vanno in netta controtendenza rispetto a quelli di marzo e aprile.
La stima degli occupati cala dello 0,2% rispetto al mese di aprile, con 51mila posti di lavoro persi, per un calo che interessa tutte le classi di età, sempre a eccezione degli ultracinquantenni. Invece, “nel confronto con maggio 2016 si conferma l'aumento del numero di occupati (+0,6%, +141 mila)”; e inoltre, “nonostante la flessione registrata nell'ultimo mese, nel periodo marzo-maggio si registra una crescita degli occupati rispetto al trimestre precedente (+0,3%, +65 mila), determinata dall'aumento dei dipendenti, sia permanenti sia a termine”.
Nel dettaglio, come spiega ISTAT:
Guardando alle altre classi di età, il tasso di occupazione a maggio cala di 0,2 punti percentuali tra i 25 e i 49 anni, mentre cresce di 0,2 punti tra gli ultracinquantenni. Il tasso di disoccupazione cresce tra i 25-34enni (+0,5 punti) e i 35-49enni (+0,2 punti) mentre cala tra gli over 50 (-0,4 punti). Il tasso di inattività cala di 0,2 punti tra i 25-34enni, rimane stabile tra i 35-49enni e cresce di 0,1 punti tra gli over 50.
La stima delle persone in cerca di una occupazione cresce dell’1,5%, con il tasso di disoccupazione generale che è ora all’11,3%. La disoccupazione giovanile è al 37%, con un aumento su base mensile dell’1,8%. Continua a crescere, dunque, l'incidenza degli occupati sulla popolazione tra gli ultratrentacinquenni mentre cala tra i 15-34enni.