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Augusto Minzolini potrebbe decadere da senatore

Per il senatore forzista si parla di incandidabilità sopravvenuta: ora a emettere il verdetto finale sarà l’Aula del Senato.
A cura di Redazione
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Augusto Minzolini potrebbe decadere dalla carica di senatore della Repubblica Italiana. La Giunta per le immunità di Palazzo Madama gli ha infatti revocato il mandato da parlamentare, con una decisione presa a maggioranza. Ora toccherà all’Aula ratificare o bocciare tale decisione: nel caso la maggioranza votasse a favore della revoca, Minzolini decadrebbe da senatore con effetto immediato.

Secondo la Giunta, per il senatore di Forza Italia ci configurerebbe una “incandidabilità sopravvenuta”, dopo la condanna dalla terza Corte d’Appello di Roma a 2 anni e 6 mesi con l'interdizione per lo stesso periodo dai pubblici per l’accusa di peculato continuato per aver utilizzato in modo improprio la carta di credito aziendale, poi confermata dalla Cassazione nel novembre dello scorso anno. Minzolini sarebbe dunque “vittima” della legge Severino, che sancisce la non candidabilità (dunque, l'impossibilità di esercitare il mandato parlamentare) per coloro che sono stati condannati a più di due anni di reclusione per delitti non colposi.

In Giunta hanno votato per la decadenza i membri del PD e del Movimento 5 Stelle, mentre si sono espressi in modo contrario quelli del centrodestra e della Lega Nord. Resta da capire quale sarà la decisione dell’Aula del Senato: se PD e M5S dovessero confermare il parere della Giunta, Minzolini decadrebbe da senatore, ma la differenza la faranno i cosiddetti “franchi tiratori”, che potrebbero ribaltare il verdetto.

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