Scorrendo le tappe della vita di Fabiola Gianotti, il nuovo direttore generale del Cern, il più grande laboratorio al mondo di fisica delle particelle, c'è tanta Italia. Italiana è lei, 53enne nata a Roma da un geologo piemontese e una letterata siciliana, italiani sono stati i suoi studi, a Milano; italiana la sua ispirazione, il premio Nobel Carlo Rubbia che l'ha preceduta (1989-1994) alla guida del Cern (un altro italiano fu Luciano Maiani, 1999-2003). Fabiola Gianotti è da oggi la prima donna alla guida del Cern nei 61 anni di storia del laboratorio europeo. L'ha ricordata il Capo dello Stato Sergio Mattarella nel suo discorso di fine anno; noi italiani dovremmo più che ricordarla, non dimenticarla. E non dimenticare che il mondo, a volte bistrattato, della ricerca scientifica e dell'Università, in Italia ha delle eccellenze di cui noi qui non dovremmo interessarci e parlare soltanto quando arriva la nomina internazionale, l'ambito riconoscimento, la scoperta storica, la copertina sul newsmagazine americano.