Audio Casalino, ora Conte cambia idea e difende i tecnici: “Rispondono a noi”
Come vi stiamo raccontando, al centro delle polemiche politiche vi sono ancora le parole di Rocco Casalino, portavoce del Presidente del Consiglio, sulla possibilità che il Movimento 5 Stelle mette in atto una "megavendetta" nei confronti dei tecnici e dei funzionari del ministero dell'Economia e delle Finanze, nel caso in cui in legge di bilancio non ci fossero risorse sufficienti per l'attuazione del programma di governo, in particolare del reddito di cittadinanza. Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte nella serata di ieri si era rifiutato di scendere nel merito delle considerazioni del suo portavoce, attaccando i giornalisti e ribadendo di avere piena fiducia in Rocco Casalino.
Oggi, a margine delle celebrazioni in ricordo di padre Pio da Pietrelcina a San Giovanni Rotondo, Conte torna sulla questione e affida ai giornalisti parole che faranno molto piacere al ministro Giovanni Tria. "Le strutture amministrative sono al servizio di quello che noi facciamo", spiega il Presidente del Consiglio, aggiungendo: "Spetta a noi utilizzarle e sollecitare le risposte tecniche che sono funzionali ai nostri programmi". Il Presidente del Consiglio, insomma, non si allinea a Di Maio e Di Battista, che avevano parlato espressamente di uomini dei vecchi partiti nei gangli vitali dello Stato, sposando dunque la linea di Casalino.
Conte nega anche che vi siano frizioni interne alla maggioranza e restituisce l'immagine di un esecutivo coeso e compatto: "Tutti noi stiamo lavorando per dei passaggi molto significativi per la nostra esperienza, c'è una manovra di bilancio in corso, cui ci stiamo dedicando con estrema attenzione". Tra le altre cose, aggiunge, in questo momento il ministero dell'Economia è impegnato su un decreto molto delicato, che sarà presentato a breve al Quirinale: "Stiamo chiudendo il cerchio sul decreto emergenze che contemplerà anche la situazione di Genova dopo il crollo del ponte Morandi, stiamo aspettando gli ultimi rilievi del MEF in modo da inviarlo al Presidente della Repubblica e poi in Gazzetta Ufficiale".