Attentato Trump, Quartapelle (Pd) risponde a Salvini: “Isoli gli estremismi anziché criminalizzare la sinistra”
Il fallito attentato ai danni di Donald Trump, rimasto ferito a un orecchio mentre teneva un comizio in Pennsylvania, ha sconvolto gli Stati Uniti, alle prese con un'accesa campagna elettorale in vista delle prossime presidenziali.
Di fronte alle immagini del volto rigato di sangue del candidato repubblicano, il mondo della politica ha reagito con una ferma e unanime condanna. In Italia però, c'è chi, come il vicepremier Matteo Salvini, ha puntato il dito contro "i toni violenti della sinistra", accusata di alimentare "l'odio contro le destre, i fascisti, i razzisti, Trump, Bolsonaro, Fico o altri esponenti".
"Certamente c'è una questione di uso della violenza in politica e di estremismo che dilaga in tutte le nostre democrazie, che va contrastato, ma è un fenomeno di destra e di sinistra, ugualmente preoccupante", risponde intervistata da Fanpage.it la capogruppo Pd in Commissione affari esteri, Lia Quartapelle.
"Ha avuto ragione a reagire il presidente americano, invocando l'unità. Sarebbe sbagliato cadere nella farsa e nella partigianeria, senza prendere sul serio quello che è successo negli Stati Uniti", prosegue la deputata. "Quello che è accaduto in America deve servire a far abbassare i toni a tutta la politica. Se invece questo episodio viene usato per additare questi o quelli o per intraprendere una caccia al mostro, si tradisce la lezione che dovrebbe emergere da un fatto così sconvolgente".
La critica mossa da Salvini e i suoi nei confronti della sinistra democratica è quella di aver, in qualche modo contribuito, a promuovere discorsi d'odio nei confronti dell'estrema destra. "Personalmente sono molto preoccupata dell'aumento dell'estremismo e della violenza verbale nel dibattito pubblico, ma riguarda sia gli estremismi di destra che di sinistra", replica Quartapelle prima di rivolgersi direttamente al leader della Lega.
"Una persona che ha un ruolo importante come quella del vicepresidente del Consiglio italiano a mio giudizio dovrebbe agire per unire e isolare gli estremisti a destra e a sinistra. Se fa questo tipo di iniziative ci troverà al suo fianco", assicura la dem. "Se invece, preferisce additare, generalizzare e criminalizzare chiunque non è d'accordo con lui sta proprio sbagliando indirizzo".
L'episodio che ha visto coinvolto l'ex capo della Casa Bianca è avvenuto in un Paese considerato baluardo della democrazia liberale e arriva dopo una serie di episodi di violenza che hanno coinvolto anche l'Europa, a partire dal recente attentato al premier slovacco Robert Fico. "Gli Stati Uniti sono il Paese dove la democrazia è nata, ma sono anche il Paese dove c'è un ricorso alle armi come non esiste in nessun altro Stato occidentale, dove la violenza, non solo di carattere politico è estremamente diffusa nella società", osserva Quartapelle.
Ciò che però preoccupa principalmente la deputata è "l'escalation che il dibattito sta avendo America, anche dopo quattro anni di presidenza democratica", dice. "Biden si era candidato quattro anni fa con un discorso molto bello, con l'obiettivo di unire il paese, ma purtroppo il 6 di gennaio di quattro anni fa, a Capitol Hill, si è reso conto di quanto fosse difficile unire il Paese", spiega. "Non si può proteggere la nostra democrazia dall'estremismo violento se non c'è una presa di responsabilità da parte di tutte le forze politiche", ribadisce.
Ad ogni modo Quartapelle non crede l'attentato di sabato scorso porterà a una recrudescenza delle tensioni che attraversano la campagna elettorale americana, quanto piuttosto a una rimodulazione dei toni usati dai due avversari. "Mi sembra anche che l'ex presidente Trump, che di solito ha dei toni molto sopra le righe ed esagitati in questo momento abbia introiettato la lezione che deriva da quella attentato, moderando i toni e tenendo un atteggiamento molto più istituzionale. Speriamo che questo corrisponda a un cambiamento reale in tutti gli attori in campo", è l'auspicio.
"Spero che possa essere uno stimolo a tutti quelli che fanno politica negli Stati Uniti e in Occidente per condannare comportamenti inammissibili, per perseguire chi alimenta odio, chi usa le piattaforme social per farlo e chi si organizza in questo senso e per rendere più civile il nostro dibattito democratico", aggiunge. "Per farlo bisogna prima di tutto mostrare del rispetto per i propri avversari".
Sulle ripercussioni che l'episodio potrebbe avere sugli esiti delle presidenziali americane, la deputata preferisce non addentrarsi in pronostici. "È troppo presto per dirlo. Gli Usa sono società estremamente polarizzata, quindi non possiamo dire che ci sarà un esito diretto del di questo attentato", dice. "Penso però che ci debba essere sia da parte dei democratici che da parte dei repubblicani la voglia di continuare in un confronto rispettoso, anche serrato, ma che riconosca il valore della posizione dell'altro. Altrimenti si rischia davvero di andare verso una spirale di cui non sappiamo l'esito", conclude.