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Attentato Nizza, Lamorgese e Gabrielli in audizione al Copasir sul terrorista sbarcato a Lampedusa

La ministra dell’Interno Lucia Lamorgese e il Capo della Polizia Franco Gabrielli saranno sentiti in audizione al Copasir, per approfondire la vicenda dell’attentato a Nizza, compiuto da un cittadino tunisino transitato in Italia a settembre passando da Lampedusa, prima di raggiungere la Francia.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica ascolterà nei prossimi giorni la ministra dell'Interno Luciana Lamorgese e il capo della Polizia Franco Gabrielli, dopo che si è appresa la notizia che l'attentatore di Nizza era arrivato dalla Tunisia a Lampedusa con un barcone, a settembre, per poi trascorrere un periodo di quarantena a bordo della nave Rhapsody, ormeggiata al porto di Bari.

Brahim Aoussaoui, 21 anni, dopo una breve permanenza in Italia ha poi raggiunto la Francia. Secondo quanto risulta dalle ultime ricostruzioni degli inquirenti, l'assassino che oggi ha ucciso tre persone con un coltello nella cattedrale di Nizza, era sbarcato dalla Rhapsody il 9 ottobre scorso, accompagnato da un provvedimento di espulsione e un invito al rimpatrio.

L'audizione di Lamprgese e Gabrielli, sottolinea il presidente del Copasir Raffaele Volpi, sarà dedicata "alla vicenda del cittadino tunisino che, transitato dall'Italia, ha poi compiuto il sanguinoso attentato in Francia" e agli scontri di piazza che si sono verificati in diverse città italiane durante le proteste contro il dpcm anti Covid varato domenica scorsa.

Il killer potrebbe essere arrivato il 20 settembre a Lampedusa, in una domenica in cui si sono contati ben 30 arrivi in meno di 24 ore, senza considerare gli ‘sbarchi fantasma’. In quel periodo l’hot spot dell’isola era ancora al collasso: Aoussaoui è stato identificato e immediatamente trasferito con gli altri migranti a bordo della Rhapsody.

Matteo Salvini e Giorgia Meloni hanno subito chiesto le dimissioni della titolare del Viminale: "Conte e Lamorgese hanno la responsabilità morale di quello che è successo a Nizza", ha ribadito Matteo Salvini in una diretta Facebook. "Un tizio tunisino che sbarca a Lampedusa il 20 settembre. L'assassino, il verme, lo schifoso che ha ucciso tre persone era sbarcato il 20 settembre, quando erano sbarcati in 644 in un giorno. Poi trasferiti prima a Palermo, poi a Bari. Questo è uno stronzo, un terrorista islamico – diciamo le cose come sono – perché non vedo buddisti per il mondo che si fanno esplodere".

"Questo tizio non doveva sbarcare e non doveva essere libero di girare per l'Europa e spargere sangue. Signor Conte chieda scusa, signora Lamorgese chieda scusa al popolo francese e italiano e si dimetta", ha detto ancora il segretario della Lega.

Il sindaco di Lampedusa Totò Martello ora chiede più controlli sugli sbarchi: "L'attentato di Nizza è un attentato all'Europa. Le notizie di stampa sul percorso fatto dall'attentatore prima di arrivare in Francia confermano che l'intero meccanismo di gestione dei flussi migratori ha bisogno di regole condivise a livello comunitario, ed evidentemente di controlli più approfonditi. L'attentatore sarebbe passato dal Centro di accoglienza di Lampedusa, ed è bene ribadire che l'Amministrazione comunale dell'isola non ha nessun ruolo nella gestione del Centro".

Intanto la procura antiterrorismo di Tunisi ha annunciato di aver aperto un'indagine nei confronti di ignoti per il tragico attentato di questa mattina, compiuto dal cittadino tunisino: "Questa azione legale si svolge in applicazione dell'articolo 83 della legge organica relativa alla lotta al terrorismo e al riciclaggio di denaro", ha detto alla Tap Mohsen Dalì, procuratore aggiunto e portavoce del Tribunale di Tunisi. Questa legge, ha aggiunto, consente ai giudici tunisini di esaminare i reati terroristici commessi al di fuori del territorio nazionale e contro persone e interessi tunisini. Dalì ha precisato che il pubblico ministero ha delegato le indagini ad un pool di specialisti per ulteriori ricerche e indagini.

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