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Assunzioni forze dell’ordine, ministro Tria non firma il decreto. Viminale: “Nessuno stop”

A rischio il piano di assunzioni di 8mila agenti delle forze dell’ordine: il ministro Tria non ha ancora controfirmato il provvedimento, già autorizzato dalla ministra della P.A. Giulia Bongiorno. Il titolare dell’Economia ha chiesto tempo per esaminare le coperture. Dal Viminale assicurano però che i soldi per rendere operativo il decreto già ci sono.
A cura di Annalisa Cangemi
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Rischia di saltare il piano pluriennale per assumere in tutto 8mila agenti delle forze dell'ordine, il cui decreto era stato firmato dalla ministra della pubblica Amministrazione Giulia Bongiorno: il ministro Tria non ha ancora messo la sua controfirma. Il piano di assunzioni costerebbe intorno ai 10 milioni di euro solo per il primo anno. Per i primi 350 assunti, tra Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di finanza, Polizia penitenziaria e Vigili del fuoco, si rischia di dover attendere fino al 2019.

I neo-assunti, secondo quanto ha riportato il Messaggero, sarebbero così ripartiti: 1953 poliziotti, 2155 carabinieri, 1125 nelle Fiamme Gialle, 861 nella Polizia Penitenziaria e 1300 vigili del fuoco. Il ministro Giovanni Tria ha però preso del tempo per valutare le coperture necessarie per il decreto. Fonti del Mef però smentiscono: "In questi giorni gli uffici di via XX Settembre stanno completando le procedure relative alle assunzioni straordinarie, procedure previste dalle leggi vigenti e necessarie per la firma del relativo decreto".

Anche il Viminale ha assicurato che le assunzioni ci saranno: la copertura finanziaria ci sarebbe, e quindi non sarebbe in previsione nessuno stop da parte del governo. Tra poche settimane, assicurano fonti del ministero, è atteso il via libera dal Mef. Il decreto del presidente del Consiglio dei ministri, d'intesa con la Funzione pubblica, è in corso di riscrittura formale. Il testo verrà articolato in due parti: assunzioni da turnoverassunzioni straordinarie. Per questo sono stati chiesti alcuni dati di dettaglio ai Corpi interessati.

"Esprimiamo viva soddisfazione per le rassicurazioni che giungono dal Viminale a proposito di un tema, quello delle assunzioni, che deve essere sottratto ad ogni speculazione e ad ogni forma di propaganda" – ha commentato ieri Valter Mazzetti, Segretario Generale dell'Fsp Polizia di Stato, Federazione Sindacale di Polizia – "perché è una questione di delicatezza estrema e da cui dipende l'efficienza di un Comparto che garantisce la vita libera e democratica nonché lo sviluppo del Paese. Rassicurazioni a cui speriamo seguano, a stretto giro, fatti concreti che doverosamente diano alle donne e agli uomini della Polizia di Stato quella boccata d'ossigeno che aspettano per riuscire a continuare nel loro lavoro, che consentano di scongiurare la chiusura di centinaia di presidi di polizia sul territorio, e di far fronte alle sfide sempre più impegnative di questo momento storico che ci tiene in stato di massima allerta". 

"Dopo le notizie di un possibile rinvio delle assunzionial 2019 è dilagato il panico tra chi è in attesa di essere assunto nei vigili del fuoco" – ha detto Antonio Brizzi, segretario generale del sindacato autonomo Conapo –  "Come sindacato siamo stati subissati di telefonate da parte degli idonei del concorso pubblico a 814 posti, in attesa da dieci anni di essere assunti i quali hanno temuto di vedere sfumare per sempre l'assunzione avendo la loro graduatoria scadenza a fine 2018. Per questo motivo abbiamo chiesto chiarezza urgente al governo che, dobbiamo riconoscere, ha risposto a tempo di record e nel senso che auspicavamo: le assunzioni, anche nei pompieri, ci saranno nei numeri e nei tempi stabiliti".

"In attesa dei fatti però" – avverte il segretario generale del Conapo – "continuiamo a sollecitare il governo giallo-verde a non fermarsi qui ma a fare il possibile per incrementare quei numeri che già dalla legge finanziaria precedente noi del Conapo abbiamo giudicato insufficienti in quanto prevedono solo 1300 assunzioni straordinarie spalmate sui prossimi 5 anni, quando invece lo stesso ministro Salvini ha riconosciuto pubblicamente che in realtà ne mancano 5000 di vigili del fuoco, e subito".

"Sarebbe gravissimo lo stop all'assunzione di 8mila nuovi agenti delle forze dell'ordine di cui si parla in queste ore – attacca Giorgia Meloni, leader di Fdi   Mancherebbero le coperture economiche, ma non è sulla sicurezza dei cittadini che si fanno quadrare i conti dello Stato, ci sono miliardi di sprechi pubblici ai quali attingere. Fratelli d'Italia chiede più forze dell'ordine, stipendi migliori per gli uomini e le donne in divisa ed equipaggiamenti adeguati. Difendiamo chi ci difende".

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