Assicurazione obbligatoria per i monopattini elettrici: cosa cambia e per chi

Il governo ha approvato nuove norme sull'Rc auto, e tra queste c'è anche l'obbligo di stipulare un'assicurazione per il proprio monopattino elettrico. La novità arriva con uno schema decreto legislativo, approvato in via preliminare, che recepisce una direttiva europea approvata due anni fa, nel 2021. Con un questo dl si introducono alcuni cambiamenti al Codice della strada e a quello delle assicurazioni private. Ad esempio, cambia la definizione di veicolo, e così cambiano i casi in cui è obbligatorio avere un'assicurazione per la responsabilità civile.

Per quali monopattini è obbligatoria l'assicurazione

L'obbligo di assicurazione viene esteso a tutti i veicoli: non importa il terreno su cui vengono utilizzati, se siano fermi o in movimento, e neanche se circolano in zona in cui l'accesso è limitato (l'esempio tipico è quello dei veicoli che trasportano passeggeri negli aeroporti dal gate all'aereo e viceversa). E in più, c'è un'indicazione specifica che riguarda soprattutto i monopattini: anche tutti i veicoli elettrici leggeri devono avere una polizza assicurativa. Una norma che era già stata anticipata nella riforma del Codice della strada, che dovrebbe entrare in vigore negli ultimi mesi del 2023.

Negli ultimi anni, il numero di incidenti legati a monopattini elettrici è decisamente aumentato. Come era prevedibile, d'altra parte, considerando che si sono diffusi sia i servizi di noleggio che i monopattini di proprietà. Così, se nel 2021 i sinistri stradali con il coinvolgimento di un monopattino erano stati 2.101, l'anno dopo sono stati 2.929. I feriti sono saliti da 1.980 a 2.787 e anche le vittime entro 30 giorni dalla data dell'incidente sono aumentate: erano state 9 nel 2021, mentre nel 2022 sono state 16.

Stabilito quindi che tutti i proprietari di un monopattino dovranno assicurarsi – anche se i tempi non sono stretti, dato che si parla per ora di uno schema di decreto legge approvato in via preliminare – la norma prevede comunque delle deroghe. Ad esempio, l'obbligo non c'è per i veicoli che non sono idonei a essere usati come mezzo di trasporto. E neanche per i veicoli che per qualche motivo sono stati ritirati dalla circolazione, o perché c'è un fermo amministrativo (o confisca, o sequestro) oppure perché sono destinati a essere rottamati.

Lo stesso vale per quei veicoli che sono volontariamente sospesi dalla circolazione, ad esempio, se vengono utilizzati solo in modo stagionale. Nessun obbligo di assicurazione, se il guidatore procede a stabilire la sospensione volontaria della polizza. Si tratta di una prerogativa che, secondo quanto affermato dal governo, "finora era rimessa alla libera scelta dell’impresa assicuratrice". Questa sospensione, comunque, può durare al massimo per nove mesi ogni anno.

I prezzi e il potenziamento del Preventivatore

Tra gli altri obiettivi della direttiva, uno riguarda la creazione, in tutta l'Unione europea, di un organismo che indennizzi le persone lese anche se l'assicuratore è insolvente. Si intende poi armonizzare i massimali minimi in tutta l'Ue, riconoscere gli attestati di rischio tra Paesi diversi, fissare le regole per gli incidenti in cui è coinvolto un rimorchio trainato da un veicolo e anche disciplinare gli strumenti che permettono di comparare i prezzi tra le varie assicurazioni. Ne esiste già uno pubblico, in Italia, chiamato Preventivatore, e il governo ha affermato di volerlo rafforzare.