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Assemblea costitutente M5s, nuove votazioni dal 5 all’8 dicembre: come e per cosa si vota

Le votazioni dell’Assemblea costituente del Movimento 5 stelle si ripetono da giovedì 5 dicembre, alle ore 10, fino a domenica 8 dicembre alle ore 22. I risultati del primo voto saranno confermati solo se voterà più della metà degli iscritti. Il voto va ripetuto per decisione di Beppe Grillo, in quanto garante, e per questo l’assemblea degli iscritti è di nuovo convocata. Tra i quesiti, anche quello per eliminare il ruolo di garante.
A cura di Luca Pons
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Dalle ore 10 di giovedì 5 dicembre alle ore 22 di domenica 8 dicembre si ripetono le votazioni dell'Assemblea costituente del Movimento 5 Stelle, dopo i risultati del primo voto. Gli iscritti sono chiamati a votare una seconda volta perché Beppe Grillo ha esercitato la sua prerogativa, in quanto garante del Movimento, e ha di fatto annullato i primi risultati chiamando una seconda votazione e accendendo lo scontro con Giuseppe Conte.

L'assemblea degli iscritti è stata quindi nuovamente convocata. Il Movimento ha già chiarito che i quesiti riguarderanno il ruolo del presidente e degli organi che lo affiancano, quello del garante, la modifica del simbolo, il comitato di garanzia e il collegio di probiviri. I risultati definitivi del voto dovrebbero conoscersi subito dopo la chiusura delle ‘urne' virtuali.

Quando si vota di nuovo all'Assemblea costitutente del M5s: date e orari

Le votazioni per questa seconda ‘tornata' apriranno alle ore 10 di giovedì 5 dicembre. Da quel momento gli iscritti saranno chiamati a esprimere il proprio voto sulle questioni che riguardano l'organizzazione del Movimento e i cambi al suo Statuto – ovvero quei quesiti su cui Grillo ha potuto chiedere una seconda votazione.

Si potrà votare fino alle ore 22 di domenica 8 dicembre. A quel punto, con la chiusura delle procedure, si scoprirà se il quorum è stato raggiunto e se quindi la votazione è valida. Altrimenti, l'intero processo sarà annullato (incluso il primo voto di fine novembre).

Per cosa si vota: i quesiti per le modifiche allo statuto del Movimento 5 Stelle

Il Movimento ha specificato l'ordine del giorno sul proprio sito, e formalmente gli iscritti sono chiamati a "confermare le deliberazioni assunte" dall'ultima Assemblea costituente. Di fatto, questo significa che si tornerà a votare su alcuni quesiti in particolare.

Si tratta delle "proposte relative al ruolo del presidente e degli organi che lo affiancano o coadiuvano", quindi quelle proposte che prevedono di ridurre i poteri esercitati dal presidente. Ma ci sono anche le "proposte relative al ruolo del garante". Ovvero i quesiti che nella prima votazione hanno determinato la cancellazione del ruolo di Beppe Grillo.

Infine, ci saranno "proposte relative alla ripetizione del voto e alla modifica del simbolo", che da una parte aprono alla possibilità di cambiare il simbolo del Movimento 5 stelle e dall'altra cambiano le regole per quanto riguarda la ripetizione delle votazioni. E infine le "proposte relative al comitato di garanzia e al collegio dei probiviri", ovvero gli altri organi interni che contribuiscono a prendere le decisioni e gestire la vita interna del M5s.

Come funziona il voto online all'Assemblea costituente del M5s

Come avvenuto durante l'Assemblea costituente del 21-24 novembre, il voto degli iscritti potrà avvenire solo online. In particolare, si userà la piattaforma SkyVote su cui il Movimento ha già fatto affidamento in passato – anche se questa volta Grillo avrebbe chiesto che ci sia una società terza a monitorare la correttezza delle procedure.

Prima del voto, fino alle ore 20 di di martedì 3 dicembre, si potranno inviare osservazioni o opinioni compilando un apposito modulo. Non potrà votare chi è iscritto al Movimento da meno di sei mesi, né chi è sospeso e tantomeno chi è escluso dal M5s. Poche settimane fa il numero di iscritti attivi considerati come potenziali votanti erano in tutto poco meno di 90mila.

Quando sapremo i risultati definitivi

Nell'assemblea di novembre, i risultati definitivi erano stati diffusi poco meno di due ore dopo la chiusura delle urne. Anche in questo caso i tempi dovrebbero essere piuttosto rapidi, ma è possibile che il coinvolgimento di una società esterna per certificare le procedure li allunghi leggermente.

In ogni caso, la questione fondamentale non sarà tanto il risultato del voto, quanto l'affluenza. Nel corso della prima votazione, poco più del 60% degli aventi diritto aveva espresso la propria preferenza. Perché il risultato sia valido, deve partecipare almeno il 50% più uno degli iscritti.

Perché si torna al voto: le polemiche e lo scontro Grillo-Conte

Il motivo per cui si torna a votare è che Beppe Grillo ha esercitato la sua prerogativa da garante. Lo Statuto del M5s infatti prevede che in caso di "votazioni aventi ad oggetto le modifiche del presente Statuto e/o della Carta dei Principi e dei Valori", il garante può chiedere "la ripetizione della votazione", che viene confermata "solo qualora abbiano partecipato alla votazione almeno la metà più uno degli iscritti aventi diritto al voto".

Insomma, i risultati del primo voto non sono annullati tecnicamente, ma di fatto saranno confermati solamente se si raggiungerà di nuovo il quorum. E questo significa che Grillo ha un'occasione di tenersi il suo posto da garante del Movimento, cancellato dalla prima votazione.

La mossa del comico ligure è arrivata dopo mesi di tensioni e scontri con Giuseppe Conte per la nuova direzione presa dal M5s. Proprio in vista dell'Assemblea costituente, i due avevano preso posizioni radicalmente opposte su alcuni capisaldi del Movimento: il nome, il simbolo e il limite dei due mandati. Tutti e tre possono essere messi in discussione secondo l'ex premier, mentre per Grillo senza di questi non esiste un M5s.

La ‘escalation' è durata diverse settimane, e il conflitto è diventato ancora più esplicito quando tra i quesiti della Costituente sono arrivati anche quelli per cancellare il ruolo di garante. A quel punto, l'assemblea è diventata un punto di svolta non solo per il futuro del Movimento, ma anche per Grillo e Conte.

Il primo, se il quorum sarà raggiunto di nuovo, perderà ogni incarico formale all'interno del partito che ha fondato. Il secondo, se il quorum non arriverà, si troverà a dover convivere con un garante che lo ha attaccato e ostacolato in ogni modo, e che continuerà a portare avanti una visione opposta del M5s.

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