Assegno unico, quando arrivano i primi pagamenti dall’Inps: bonus fino a 175 euro a figlio
L'era dell'Assegno unico universale è iniziata. Da oggi, 1° marzo, parte ufficialmente il contributo mensile voluto dalla ministra della Famiglia Elena Bonetti e sono in partenza i primi pagamenti. L'Assegno racchiude in un'unica misura di welfare universale la giungla di bonus e prestazioni che erano riconosciute ai nuclei familiari fino alla fine dello scorso anno. Viene così garantita un'integrazione mensile fino a 175 euro per figlio, dalla nascita fino ai 21 anni. Tutto, però, dipende dall'Isee, quell'Indicatore della situazione economica equivalente che fotografa la ricchezza delle famiglie. A chi ha redditi più alti o per a chi non lo presenta viene riconosciuto un contributo mensile da 50 euro.
A partire da oggi, quindi, non vengono più riconosciuti l'Assegno per il nucleo familiare e i vari Assegni familiari, sostituiti dalla nuova misura di welfare. Continueranno invece ad essere riconosciuti gli Assegni per nuclei composti solo da coniugi, escludendo quello legalmente ed effettivamente separato. Ma anche quelli per i fratelli, le sorelle e i nipoti con meno di diciotto anni o senza limiti d'età, ma che non possono lavorare per infermità o difetto fisico/mentale e per chi è orfano dei genitori.
Le domande per l’Assegno unico sono ancora nettamente inferiori alla platea potenziale. L'invio delle richiesta ha avuto un'accelerazione a fine febbraio, a ridosso della prima scadenza. In questi ultimi sette giorni, infatti, sono arrivate circa 800mila domande. Mancano ancora circa 4 milioni di aventi diritto.
I pagamenti di marzo iniziano ora ad essere lavorati, dopo che ieri è stato l'ultimo giorno utile per inviare le richieste. L'Assegno verrà dunque erogato per la prima volta il prossimo 15 marzo per le prime 2,7 milioni di famiglie che hanno fatto domanda (per oltre 4 milioni di bambini).
Quando arriva l'assegno unico, la data del pagamento
I pagamenti, come detto, cominceranno ad arrivare il prossimo 15 marzo. I primi Assegni dovrebbero essere fruiti tutti entro il 20 di marzo. Questo vale per tutti coloro che hanno fatto domanda entro ieri, 28 febbraio. Chi già riceve il Reddito di cittadinanza non deve inoltrare alcuna nuova richiesta all'Istituto di previdenza. Quest'ultimo verserà direttamente la quota prevista per l'assegno assieme al sussidio.
Quando arriva il pagamento per chi non ha fatto ancora domanda
Così dovrebbe accadere nei mesi successivi, ma si riceveranno tutti gli arretrati a partire da marzo. Per chi fa domanda dopo il 30 giugno, però, non è previsto alcun arretrato: si riceverà il dovuto solo dal mese successivo.
Può fare domanda uno dei due genitori, andando direttamente sul sito dell'Inps. Non serve né una certificazione, né un documento particolare. Sono tuttavia necessari lo Spid, la Carta di identità elettronica (Cie) o la Carta dei servizi (Cns). La richiesta si può inviare con il servizio del Contact center dell'Istituto (chiamando il numero 803164 da fisso o 06164164 da cellulare), oppure attraverso il patronato.
L'assegno viene erogato sull'indirizzo Iban indicato da chi fa la richiesta. Quest'ultimo è valido solo se si lega a un servizio a pagamento operante in uno dei Paesi dell'area Sepa.