Assegno unico Inps, quando partono gli aumenti e di quanto sale l’importo a febbraio 2023
A febbraio 2023, l'importo dell'assegno unico e universale dell'Inps aumenterà. Come previsto dall'ultima legge di Bilancio, l'assegno sarà rivalutato in base al tasso di inflazione. Visto l'aumento eccezionale dell'inflazione nell'ultimo anno, l'aumento previsto è dell'8,1%. Questo coinvolgerà non solo l'importo – attualmente quello base è di 175 euro al mese e potrebbe arrivare quasi a 190 euro al mese – ma anche le soglie di Isee che l'Inps usa per determinare quanti soldi si ricevono con l'assegno unico.
Questi cambiamenti si aggiungono agli aumenti già previsti per il 2023: il 50% in più per ogni figlio di meno di un anno di età – a prescindere dall'Isee – e il 50% se la famiglia ha un Isee inferiore ai 40mila euro e almeno tre figli di età tra uno e tre anni. E, infine, un bonus da 150 euro per chi ha quattro o più figli.
Quanto aumenta l'assegno unico a partire da febbraio 2023
Attualmente, l'importo base dell'assegno unico è di 175 euro al mese per ogni figlio minorenne, e lo ricevono le famiglie con un Isee non al di sopra dei 15mila euro. Questa cifra diminuisce mano a mano che cresce l'Isee. Per le famiglie con un Isee pari o superiore a 40mila euro, l'importo per ogni figlio minorenne è di 50 euro al mese.
Applicando gli aumenti previsti per l'inflazione, i nuovi minimi dovrebbero essere più o meno questi: per ogni figlio minorenne, circa 189 euro al mese per chi ha un Isee fino a 16.125 euro, e circa 54 euro se la famiglia ha un indicatore Isee entro i 43.240 euro. L’Inps sta ultimando i calcoli per iniziare a erogare l'assegno unico di febbraio. Questo mese sarà consegnato anche l’arretrato di gennaio, oltre ai nuovi incrementi. Le tabelle ufficiali, che potranno confermare i numeri su importi minimi e soglie Isee, saranno pubblicate a breve.
Fino a oggi, hanno ricevuto l'importo massimo – cioè, come detto, 175 euro al mese – circa 3,98 milioni di figli. D'ora in poi, con l'aumento della soglia Isee, è possibile che questa platea si allargherà ancora, oltre a ricevere una somma più alta, vicina ai 190 euro al mese. Infatti, bisogna considerare che l'Isee aggiornato – da presentare entro febbraio 2023 – sarà calcolato rispetto a due anni fa, quindi al periodo 2020-2021: è probabile che, per diverse famiglie, in quel periodo l'Isee sarà cresciuto meno di quanto è cresciuta l'inflazione nel 2022. Quindi, le soglie aumenteranno in base all'inflazione record del 2022, mentre l'Isee sarà calcolato su un anno con inflazione ‘normale' come il 2021.
Cosa fare per non perdere gli aumenti dell'assegno unico Inps
Va ricordato che, nei prossimi mesi, ci sarà anche una novità nell'erogazione dell'assegno unico: questo sarà dato d'ufficio a chi l'ha già ricevuto in passato. Non sarà più necessario fare domanda di rinnovo, basterà che la vecchia domanda non sia stata respinta o revocata. Bisogna, però, rinnovare il proprio Isee entro il 28 febbraio 2023: questo passaggio è obbligatorio, in caso contrario si riceverà l'importo minimo dell'assegno unico (cioè come se si avesse un Isee al di sopra dei 40mila euro). Restano ancora due settimane per inviare la Dichiarazione unica sostitutiva all'Inps. Dopodiché, ci sarà tempo fino al 30 giugno per correggere la dimenticanza e ricevere gli arretrati dal mese di marzo.