Assegno Unico, in arrivo la scadenza per rinnovare l’Isee: chi rischia l’importo minimo e perché
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Il nuovo anno porta una buona notizia per le famiglie che percepiscono l'Assegno Unico: l'Inps ha aggiornato gli importi in base all'aumento del costo della vita, con un incremento dello 0,8% rispetto al 2024. È fondamentale però ricordare una scadenza imminente: per continuare a ricevere il contributo calcolato correttamente, è necessario rinnovare l'Isee entro e non oltre il 28 febbraio presentando una nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU). Il rilascio dell'Isee potrebbe tuttavia richiedere più tempo rispetto al passato: sembra che i Caf stiano infatti segnalando ritardi nei tempi di elaborazione, con una media di 10-15 giorni per ottenere l'attestazione, contro i 3-4 giorni degli anni precedenti. Questo significa che è consigliabile muoversi in anticipo, per evitare problemi nei pagamenti di marzo.
Come funziona l'Assegno Unico per il 2025
L'Assegno Unico e Universale è un contributo economico destinato alle famiglie con figli a carico, dal settimo mese di gravidanza fino ai 21 anni di età. Viene concesso a tutte le fasce di reddito, con importi crescenti per chi ha un Isee più basso.
Per ottenere il contributo per un nuovo nato, la richiesta deve essere presentata entro 120 giorni dalla nascita per ricevere anche gli arretrati.
Chi deve aggiornare l'Isee e entro quando
Chi ha già presentato la richiesta per l'Assegno Unico non deve inoltrare una nuova domanda, perché questa rimane valida negli anni successivi. Per evitare però di ricevere solo l'importo minimo di 57,5 euro al mese, è indispensabile presentare una nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per aggiornare l'Isee al 2025. Secondo l'Inps, se l'aggiornamento viene effettuato entro il 30 giugno 2025, gli importi saranno ricalcolati e verranno accreditati gli eventuali arretrati. L'aggiornamento può essere richiesto online sul Portale Unico Isee, tramite l'App INPS Mobile o rivolgendosi a un Patronato.
Chi ha già una domanda approvata non deve presentare una nuova richiesta, a meno che non abbia ricevuto una comunicazione di decadenza, revoca o rifiuto. È necessario però segnalare eventuali cambiamenti, come:
- La nascita di un nuovo figlio
- Il raggiungimento della maggiore età di un figlio già beneficiario
Come variano gli importi dell'Assegno Unico nel 2025
L'importo dell'Assegno Unico dipende dall'Isee del nucleo familiare. Con l'adeguamento del costo della vita, nel 2025 le nuove soglie prevedono:
- Per Isee superiori a 45.939,56 euro: l'assegno minimo per figlio sale a 57,5 euro (+0,50 euro rispetto al 2024).
- Per Isee inferiori a 17.227,33 euro: l'importo massimo arriva a 201 euro (+2 euro rispetto all’anno scorso).
- Per fasce intermedie di reddito, l'assegno cresce in proporzione: ad esempio, per chi ha un Isee tra 18.835,23 e 18.950,07 euro, il contributo sale a 192,4 euro (+2,2 euro rispetto al 2024). Per chi ha un Isee tra 25.037,07 e 25.151,91 euro, l'importo sarà invece di 161,4 euro (+3 euro rispetto all'anno scorso).
Sono poi previste maggiorazioni per alcune categorie di famiglie:
- Per i neonati: per i figli con meno di un anno di età, l'importo dell'Assegno Unico aumenta del 50%.
- Per le famiglie con almeno 3 figli e un Isee entro la soglia massima, il contributo per i figli tra 1 e 3 anni cresce del 50%.
- Per i nuclei con 4 o più figli, è prevista una maggiorazione forfettaria di 150 euro al mese.