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Assegno unico, come correggere l’Isee errato per non dover restituire i soldi: la circolare Inps

Chi per l’assegno unico e universale ha presentato un Isee errato o con omissioni ha tempo fino al 31 agosto per correggerlo, ha spiegato l’Inps. Altrimenti, dal mese successivo riceverà solamente l’importo minimo previsto. Ecco come sistemare la documentazione.
A cura di Luca Pons
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Chi già beneficia dell'Assegno unico e universale per i figli a carico deve essere certo di non aver presentato un Isee difforme, o con delle omissioni. Altrimenti, da settembre 2023 l'importo dell'assegno scenderà al minimo previsto, cioè 54,10 euro al mese. Così, in una apposita circolare, l'Inps ha messo in chiaro cosa bisogna fare per correggere il proprio Isee entro il 31 agosto ed evitare problemi. È sufficiente presentare una nuova Dichiarazione sostitutiva, chiedere al Caf di correggere quella già inviata, oppure presentarsi agli uffici territoriali dell'Inps con la documentazione che dimostri che non ci sono errori nell'Isee già presentato.

Isee errato o con omissioni, scatta l'assegno minimo da settembre 2023

Con la scadenza fissata al 31 agosto 2023, c'è meno di un mese per sistemare le cose. La questione fino ad oggi era meno urgente: se un nucleo familiare aveva presentato un Isee errato, riceveva comunque un assegno basato su quello. Entro fine anno, poi, doveva correggere l'errore, per evitare di dover restituire le somme in eccesso ricevute rispetto al minimo. Da settembre 2023, invece, le cose cambiano: se c'è un errore, scatta immediatamente l'assegno minimo.

Come detto, l'importo dell'assegno minimo è di 54,10 euro al mese. Questa la cifra che andrà a tutti coloro che hanno un Isee con delle difformità, anche chi magari se tutto fosse regolare potrebbe ricevere fino a 189,20 euro al mese (l'importo massimo per ogni figlio minorenne se l'Isee è sotto i 16.125 euro).

Cosa fare per correggere l'Isee per l'Assegno unico Inps

Per sistemare la situazione, è sufficiente presentare una nuova Dichiarazione sostitutiva unica, che non abbia errori o difformità. L'Inps ha lanciato un portale unico Isee che permette, accendendo con Spid o Cie, di ottenere la propria dichiarazione precompilata.

In alternativa, si può chiedere una rettifica al Caf che aveva inviato quella sbagliata, ma attenzione: questo si può fare solo se è il commercialista ad aver fatto un errore materiale nella Dsu. In ultimo, ci si può presentare alla propria sede Inps sul territorio e portare la documentazione necessaria per dimostrare che l'Isee è già completo e senza difformità.

Cosa succede se non si corregge l'Isee in tempo

Per chi non regolarizza la situazione entro il 31 agosto, c'è ancora un margine di tempo. Facendolo entro la fine dell'anno, quindi entro il 31 dicembre 2023, la famiglia avrà diritto al conguaglio per tutte le mensilità in cui ha ricevuto l'assegno minimo. Ma se si supera anche questa data limite senza inviare l'Isee corretto, dal 2024 bisognerà iniziare a restituire le somme ricevute in eccesso rispetto al minimo.

Ad esempio: una famiglia finora ha ricevuto il massimo per il proprio figlio minorenne, cioè 189,20 euro al mese, perché il suo Isee è inferiore a 16.125 euro. Ma nell'Isee c'è un errore o un omissione. Se il problema viene risolto entro il 31 agosto 2023, nessun problema: da settembre la famiglia continuerà a ricevere l'assegno corretto corrispondente al proprio Isee. In caso contrario, da settembre riceverà il minimo, cioè 54,10 euro al mese.

Se la famiglia sistema tutto a ottobre, per esempio (quindi entro il 31 dicembre), ritornerà a ricevere la somma giusta e in più le verrà restituita la differenza che le spettava a settembre. Ma se la famiglia non corregge l'errore, nel 2023 dovrà iniziare a restituire tutto il denaro in eccesso ricevuto, calcolando che da gennaio ad agosto 2023 avrebbe dovuto avere il minimo (54,10 euro al mese) e non il massimo (189,20 euro). Nel caso peggiore, questo vorrebbe dire l'obbligo di rimborsare 945,70 euro.

Come sapere se ci sono problemi con l'Isee

Come sapere se il proprio Isee è sbagliato? La comunicazione arriverà direttamente dall'Istituto di previdenza. Se via mail, sms o nella propria area personale del sito MyInps non arriva nessuna notifica a riguardo, quindi, si può stare tranquilli: significa che non sono state riscontrate irregolarità nell'Isee presentato.

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