Come aumentano gli importi dell’assegno unico 2023 in base al numero e all’età dei figli
L'assegno unico e universale cambia da febbraio 2023, l'ultimo mese per chi ha fatto richiesta di averlo lo scorso anno (per il periodo marzo 2023-febbraio 2024, bisognerà fare una nuova richiesta sul sito dell'Inps o al patronato). A determinare i nuovi importi saranno le decisioni prese nell'ultima legge di bilancio, oltre all'adeguamento automatico all'inflazione.
In particolare, l'aumento favorirà le famiglie con figli piccoli, e funzionerà in questo modo: il 50% in più per ciascun figlio che abbia meno di un anno di età, a prescindere dall'Isee della famiglia, e il 50% anche per i figli di età tra uno e tre anni, ma solo se la famiglia ha un Isee inferiore ai 40mila euro e i figli sono almeno tre.
L'assegno unico aumenta del 50% per i figli da 0 a 1 anno
In sostanza, quindi, per tutte le famiglie: se i figli hanno da 0 a 1 anno, l'assegno aumenta del 50%, a prescindere dall'Isee. Ciò significa che chi prima prendeva 50 euro (il minimo, per chi si avvicina alla soglia dei 40mila euro di Isee o la supera, oppure per chi non presenta l'Isee nel momento in cui fa domanda per l'assegno unico) ne prenderà 75. Chi invece riceveva 175 euro (il massimo, per famiglie con Isee sotto i 15mila euro) avrà 262,50 euro al mese.
Come cambia l'assegno unico dal 2023 per famiglie con 3 o più figli
Per le famiglie con tre o più figli: per ogni figlio di età tra 1 e 3 anni, si applica lo stesso aumento descritto sopra, se l'Isee del nucleo familiare è sotto i 40mila euro. Quindi, come detto, per ogni figlio tra 1 e 3 anni l'assegno passa da 50 a 75 euro per chi ha l'Isee più alto, e da 175 a 262,50 euro per chi ha l'Isee sotto i 15mila euro.
Per quanto riguarda, invece, le famiglie con tre o più figli che hanno un Isee sopra i 40mila euro, anche i figli hanno tra 1 e 3 anni di età, le cose non cambiano rispetto all'anno scorso.
Le novità sulla maggiorazione forfettaria per le famiglie con 4 o più figli
Un'altra novità legata al numero di figli è la maggiorazione forfettaria che spetta a tutte le famiglie con quattro o più figli a carico, a prescindere dall'età (purché entro i 21 anni) e dall'Isee. Lo scorso anno, questa era di 100 euro. Da febbraio 2023, invece, il ‘bonus' per chi ha quattro o più figli diventa di 150 euro. In più, diventa permanente la maggiorazione che ricevono le famiglie che hanno a carico un figlio maggiorenne con disabilità.
Le novità riguardano soprattutto le famiglie numerose e quelle con figli piccoli, ma l'assegno unico e universale è rivolto a tutti figli, già dal settimo mese di gravidanza e fino ai 21 anni di età. Per i figli con disabilità, non è previsto un limite di età. Si chiama "universale" proprio perché è rivolto a tutti, a prescindere dall'Isee, anche se le cifre ricevute cambiano in base all'Isee del nucleo familiare. Come detto, il massimo va a chi è al di sotto della soglia di 15mila euro di Isee, mentre il minimo a chi supera la soglia dei 40mila euro.
Agli aumenti calcolati finora si dovrà aggiungere, poi, la rivalutazione legata all'inflazione, cioè all'aumento del costo della vita rispetto all'anno scorso. Lo ha comunicato l'Inps in una circolare. Per avere una cifra ufficiale, però, bisognerà aspettare un decreto ministeriale, che dovrebbe arrivare entro la metà di gennaio.