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Assegno di Inclusione, arrivano i controlli Inps: chi li riceverà e come cambia l’Isee

L’Inps ha completato i controlli sui beneficiari dell’Assegno di Inclusione per verificare il rispetto dei nuovi requisiti, con soglie Isee e reddituali aggiornate. Chi non ha presentato l’Isee 2025 ha subito la sospensione del pagamento e potrà recuperare gli arretrati solo dopo la regolarizzazione.
A cura di Francesca Moriero
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L'Inps ha completato i controlli sui nuclei familiari beneficiari dell'Assegno di Inclusione per verificare il rispetto dei requisiti previsti dalla normativa aggiornata. Questa misura, introdotta a gennaio 2024 in sostituzione del Reddito di Cittadinanza, è destinata alle famiglie in difficoltà economica e prevede l'adesione a un percorso di attivazione sociale o lavorativa. Rispetto all'anno scorso, le soglie di accesso sono state modificate: il limite dell'Isee è stato infatti innalzato e sono stati aggiornati alcuni parametri di reddito per ampliare la platea di destinatari. Chi non ha presentato l'Isee aggiornato, tuttavia, ha subito la sospensione del pagamento e potrà ricevere gli arretrati solo dopo la regolarizzazione della propria posizione. Anche eventuali variazioni nella situazione lavorativa o l'erogazione di altre prestazioni hanno influito sull'importo o, in alcuni casi, determinato la decadenza del beneficio.

Ma chi ha diritto all'Assegno di Inclusione e quali sono i nuovi limiti per riceverlo? E per chi ha visto il pagamento bloccato, quando sarà possibile recuperare gli arretrati?

Chi rischia la sospensione dell'Assegno di Inclusione, i controlli dell'Inps

Per continuare a ricevere l’Assegno di Inclusione, è fondamentale che la situazione economica e lavorativa del nucleo familiare non subisca cambiamenti che facciano superare le soglie previste. L’Inps sta controllando in particolare tre aspetti:

L'aggiornamento dell’Isee: chi non ha presentato il nuovo Isee 2025 vedrà il pagamento bloccato fino alla regolarizzazione della posizione. Una volta aggiornato, l’assegno riprenderà e verranno erogati anche gli arretrati.Eventuali dimissioni dal lavoro: se uno dei membri della famiglia ha dato le dimissioni volontarie senza una giusta causa, l’intero nucleo perde il diritto al beneficio.Nuovi redditi o altre prestazioni: se nel frattempo qualcuno ha iniziato a lavorare o ha ricevuto altre indennità, come la pensione di invalidità, l’importo dell’assegno potrebbe essere ridotto o azzerato.

Come cambiano le soglie Isee e di reddito

Per poter ricevere l'Assegno di Inclusione, la situazione economica della famiglia viene valutata attraverso l'Isee, che per il 2025 non deve superare i 10.140 euro annui, una soglia più alta rispetto ai 9.360 euro dell'anno scorso. Il limite di reddito familiare è stato portato a 6.500 euro all'anno, ma questa cifra deve essere poi moltiplicata per un coefficiente che varia in base al numero di componenti del nucleo. Per le famiglie con disabili gravi o non autosufficienti, il parametro è più favorevole, e lo stesso vale per chi ha solo componenti con più di 67 anni: in questi casi, il limite massimo è stato alzato a 8.190 euro annui.

Un altro elemento importante riguarda poi chi ha figli minori: in questi casi, l'Isee di riferimento non è più quello standard, ma quello specifico per le famiglie con bambini, che tiene quindi conto di fattori diversi.

Come aggiornare l'Isee e quali documenti servono

Per evitare sospensioni, è importante aggiornare l'Isee il prima possibile, e per farlo, bisogna compilare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (Dsu), che raccoglie tutte le informazioni economiche e patrimoniali del nucleo familiare. I documenti da presentare includono la Certificazione Unica (Cu 2024) per lavoratori e pensionati, il modello 730/2024 o il Modello Redditi 2024 per chi ha partita IVA, oltre a eventuali certificati di invalidità e spese per l’assistenza.

Chi può richiedere l'Assegno di Inclusione

L'Assegno di Inclusione è rivolto alle famiglie residenti in Italia che si trovano in condizioni di disagio economico e in cui sia presente almeno una persona in situazioni specifiche: un minore, un over 60, un soggetto con disabilità o qualcuno inserito in un programma di assistenza riconosciuto dai servizi sociali. Non basta però rientrare in una di queste categorie, perché l'accesso dipende anche da una serie di parametri economici.

Quanto si riceve e quali sono le maggiorazioni

L'importo dell'Assegno non è uguale per tutti, perché dipende dalla composizione del nucleo familiare e dal reddito disponibile. L'importo base per chi rientra nei requisiti parte da 500 euro al mese, ma può salire a 630 euro se in famiglia ci sono persone con disabilità o over 67. Chi vive in affitto ha diritto a un ulteriore contributo fino a 280 euro mensili per coprire le spese abitative.

Va però tenuto presente che l'Inps calcola l'assegno sottraendo l'eventuale reddito familiare percepito, quindi non tutti riceveranno l'importo massimo.

Quali sono le novità

Una modifica introdotta per il 2025 riguarda il modo in cui vengono considerati alcuni risparmi nel calcolo dell'Isee: ora, i Buoni del Tesoro Poliennali (Btp), Buoni Ordinari del Tesoro (Bot), libretti di risparmio postale e i buoni fruttiferi postali fino a 50mila euro non vengono più conteggiati nel patrimonio mobiliare; questo significa che alcune famiglie potrebbero vedere il loro Isee abbassarsi e rientrare così nei parametri per ottenere il sussidio. Per chi già percepisce l'Assegno di Inclusione, queste novità potrebbero rivelarsi un vantaggio: eviterebbe infatti il rischio di perdere il contributo per pochi euro di risparmio in più.

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