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Assegni familiari 2023, dall’Inps arrivano gli importi aggiornati: quanto aumentano e a chi spettano

Gli Assegni al nucleo familiare (Anf), o assegni familiari), aumentano dal 1 luglio 2023 e fino al 30 giugno 2024. L’Inps ha comunicato gli importi aggiornati: l’assegno cresce dell’8,1%, in conseguenza dell’alto tasso di inflazione. A ricevere la misura possono essere lavoratori dipendenti o parasubordinati e pensionati, ma va fatta domanda online all’Inps.
A cura di Luca Pons
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L'Inps ha diffuso i nuovi importi per gli Assegni al nucleo familiare (Anf), o assegni familiari, per il periodo dal 1 luglio 2023 al 30 giugno 2024. In una circolare dettagliata sul tema, l'Istituto nazionale della previdenza sociale ha ricordato gli importi degli assegni familiari vengon rivalutati ogni anno, tenendo conto dell'inflazione per le famiglie di operai e impiegati. L'Assegno al nucleo familiare dal 2022 si rivolge solo alle famiglie senza figli, dato che per gli altri è stato istituito l'Assegno unico e universale. Possono beneficiarne quindi le famiglie composte solo da coniugi, o da fratelli, o da zii e nipoti, insomma tutti quelli in cui non ci sono figli.

Come funzionano gli assegni familiari Inps nel 2023

L'assegno familiare viene assegno alle famiglie di lavoratori parasubordinati o dipendenti – anche se sono in malattia, in disoccupazione, in cassa integrazione o in mobilità indennizzata – e pensionati da lavoro dipendente (cioè iscritti al Fondo pensioni lavoratori dipendenti, ma anche ai fondi speciali come esattoriali, autoferrotranvieri, elettrici, esattoriali, personale di volo, e infine anche agli iscritti alla Gestione separata dei lavoratori autonomi). Sostanzialmente, a tutti tranne che ai piccoli coltivatori diretti e ai pensionati delle gestioni speciali per autonomi, come artigiani e commercianti.

L'entità dell'assegno dipende dal numero di persone che compongono il nucleo e dal reddito complessivo, che deve essere al di sotto di una certa soglia stabilita per legge e deve essere composto per almeno il 70% dal lavoro dipendente e assimilato, o dalla pensione. Per i lavoratori dipendenti, il pagamento viene erogato dal datore di lavoro, che poi detrae la somma dai contributi all'Inps. Negli altri casi, se ne occupa direttamente l'Inps. La domanda va presentata online all'Inps, e va nuovamente fatta alla scadenza della misura.

Quanto crescono gli importi degli assegni familiari

Quest'anno, a seguito dell'alto livello di inflazione, gli assegni vedranno un aumento significativo: +8,1%. Questi nuovi importi, come detto saranno validi a partire dal 1 luglio 2023 e fino al 30 giugno 2024. A titolo di esempio, nelle famiglie senza figli in cui non ci sono persone con disabilità – quindi composte solo dai coniugi, oppure da entrambi i coniugi e un altro parente, ad esempio un fratello o un nipote – che hanno un reddito al di sotto dei 15.581,52 euro annuali, gli assegni saranno i seguenti:

  • Per i nuclei con due componenti, 46,48 euro al mese
  • Per i nuclei con tre componenti, 82,63 euro al mese
  • Per i nuclei con quattro componenti, 118,79 euro al mese
  • Per i nuclei con cinque componenti 154,94 euro al mese
  • Per i nuclei con sei componenti, 191,09 euro al mese
  • Per con sette o più componenti, 227,24 euro al mese

Gli importi calano poi progressivamente all'aumentare delle fasce di reddito, e man mano si rivolgono solo alle famiglie più numerose. Ad esempio, una famiglia di due componenti può ricevere un assegno (pur ridotto) solo se il suo reddito è al di sotto dei 26.913,64 euro al mese. Una con tre persone solo fino a 34.602,68 euro all'anno, e così via. Le tabelle Inps prevedono anche importi più alti quando uno o più dei componenti della famiglia hanno una disabilità: la tabella completa con tutti gli importi è disponibile in allegato alla circolare dell'Istituto.

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