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Manovra 2024

Asilo nido gratis al secondo figlio e un altro mese di congedo parentale: le novità in legge di Bilancio 2024

Asilo nido gratis al secondo figlio, un ulteriore mese di congedo parentale al 60% e l’azzeramento dei contributi a carico dei lavoratori per le madri con due o più figli: ecco le misure annunciate dal governo a favore della natalità nella Manovra 2024.
A cura di Annalisa Girardi
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Asilo nido gratis per il secondo figlio e un altro mese di congedo parentale al 60% utilizzabile dalla madre o dal padre: sono queste due delle misure per le famiglie inserite nella prossima legge di Bilancio e annunciate da Giorgia Meloni in conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri. Già all'approvazione della Nadef il governo aveva affermato che uno dei pilastri della prossima Manovra sarebbe stato proprio il sostegno alla natalità: la presidente del Consiglio ora ha confermato che oltre a confermare alcuni provvedimenti licenziati lo scorso anno (come l'aumento dell'assegno unico universale per i figli e l'introduzione di una ulteriore mensilità di congedo parentale all'80%) ci saranno un paio di novità. Ecco di cosa si tratta.

"Purtroppo non confermiamo il taglio dell'Iva sui prodotti della prima infanzia, ma aggiungiamo altre tre misure per un miliardo di euro. Continuiamo a lavorare sul congedo parentale, aggiungendo un ulteriore mese di congedo parentale utilizzabile dalla mamma o dal papà retribuito al 60%", ha detto Meloni. Per poi annunciare l'aumento del fondo per gli asili nido, in modo che in tal modo l'asilo nido sia gratis al secondo figlio. Per questa misura vengono stanziati circa 180 milioni di euro.

Un'altra misura a favore della natalità prevede che le donne con due o più figli siano esenti dai contributi a carico dei lavoratori. "Le donne con due figli o più non pagano i contributi a carico dei lavoratori. La quota del lavoratore, è un terzo: la paga lo Stato. Riteniamo che una donna che fa due o più figli abbia già offerto un importante contributo alla società e lo Stato cerca di compensare pagando i contributi previdenziali", ha spiegato Meloni.

Per poi aggiungere che in tal modo il governo vuole dimostrare come maternità e lavoro "possono stare perfettamente insieme". Infine Meloni ha concluso: "Vogliamo smontare la narrativa per cui la natalità sia un disincentivo al lavoro. Vogliamo incentivare chi mette al mondo dei figli e ha voglia di lavorare".

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