Asili nido, l’opposizione attacca il governo: “Tagliano i fondi, sulla famiglia solo propaganda”
Sugli asili nido non si placa la polemica tra governo e opposizione. Dopo il via libera della Commissione Ue alle modifiche al Pnrr, chieste quest'estate dal governo Meloni, il Partito democratico e il Movimento Cinque Stelle partono all'attacco e accusano Palazzo Chigi di fare solo propaganda sulla famiglia. La maggioranza, da parte sua, precisa che non salterà un singolo posto negli asili nido, come denuncia l'opposizione, ma semplicemente questi saranno finanziati con altri fondi.
"Quando nel Pnrr si tagliano 100mila posti per gli asili nido, secondo voi se i posti scarseggiano chi andrà più in difficoltà? Di fronte a questa prospettiva che viene a mancare saranno le donne, che ricevono aiuto concreto nella chance di avere bambini negli asili nido", ha commentato Giuseppe Conte, prendendo la parola a una manifestazione contro la violenza sulle donne nel Comune di Napoli. "Dobbiamo lavorare a 360 gradi a tutti i livelli", ha precisato il presidente M5s, sottolineando il tema della dipendenza economica.
"Se in Italia il 22% delle donne è in condizioni di dipendenza economica e in Germania è il 6%, non possiamo prescindere anche da questo. È la ragione per cui siamo favorevoli al reddito di libertà istituito nel Conte 2, che vorremmo portare in questa finanziaria a 1.200 euro. Tra gli appelli rivolti al Governo in carica c'è proprio questa sollecitazione, e lavoriamo perché le donne siano in condizione di avere un riscatto economico concreto", ha sottolineato.
Anche dal Partito democratico non sono mancate le critiche. La vicepresidente della Camera, Anna Ascani, ha scritto su X: "Dici che la famiglia viene prima di tutto e poi tagli i fondi agli asili nido? A pagare il prezzo delle frottole del governo Meloni saranno ancora i più fragili. I più piccoli. La propaganda di questi giorni sul Pnrr nasconde un altro grande fallimento di una destra incapace".
Dalla maggioranza, invece, il portavoce di Forza Italia, Raffaele Nevi, al Tg2 Italia ha assicurato: "Non ci sarà nessun taglio ma uno spostamento di risorse, per quei Comuni che saranno in ritardo si metteranno a disposizione altre risorse per non sprecare i fondi del Pnrr. Grazie alla rimodulazione del Pnrr, infatti, noi mettiamo più risorse per le imprese e trasferiamo su altri fondi, come ad esempio quello di Sviluppo e Coesione, l'attuazione di importanti investimenti come quello degli asili nido che sono per noi fondamentali".